Il governo italiano, promette il Mef, intensificherà la lotta all'evasione fiscale e continuerà a ridurre le spese

Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan invia all'Ue la risposta del governo italiano sulla delicata questione dei conti pubblici. Il nostro Paese, scrive Padoan nella lettera in risposta alla Commissione Ue, indirizzata al commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici, e al vicepresidente Valdis Dombrovskis, "intende continuare nel quadro di un consolidamento favorevole alla crescita e delle riforme strutturali" in quanto "un eccessivamente accelerato ritmo di aggiustamento colpirebbe l'economia in un momento di accresciuta incertezza economica e geopolitica, correndo il rischio di un consolidamento autolesionista".

"Basandoci su più realistiche e più ampiamente negative stime dell'output gap fornite nel rapporto, la politica fiscale italiana nel 2017 e quella pianificata per il 2018 e il 2019 mostrano di essere pienamente rispettose del Patto di stabilità e crescita", si legge nella missiva.

"Nell'ambito del lavoro di definizione della politica economica di medio periodo, e quindi in vista del Def, il governo prenderà tra l'altro provvedimenti di contrasto all'evasione fiscale in continuità con quelli già adottati nel recente passato, estendendone la portata, e di riduzione della spesa, anche grazie alla nuova modalità di costruzione del bilancio dello Stato entrata in vigore con la riforma completata nel 2016", "alla luce dei quali i risultati raggiunti possono essere considerati più che soddisfacenti", scrive ancora il Mef sul suo sito, nell'introduzione alla lettera.

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