Il rapporto deficit/Pil scende invece al -2,4%
Il Pil dell'Italia è cresciuto dello 0,9% nel 2016. Lo riferisce l'Istat, confermando la stima precedente. Nel 2015, afferma l'istituto statistico, il Pil è aumentato in volume dello 0,8%, con una revisione al rialzo di 0,7 punti rispetto a quanto rilevato in precedenza.
Nel 2016, precisa l'Istat, il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.672.438 milioni di euro correnti, con un aumento dell'1,6% rispetto all'anno precedente. I dati disponibili per i maggiori paesi sviluppati indicano un aumento del Pil in volume in Germania (1,9%), nel Regno Unito (1,8%), negli Stati Uniti (1,6%) e in Francia (1,1%).
Dal lato della domanda interna nel 2016 si registra, in termini di volume, una crescita dell'1,2% dei consumi finali nazionali e del 2,9% negli investimenti fissi lordi. Per quel che riguarda i flussi con l'estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 2,4% e le importazioni del 2,9%.
La domanda interna ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 1,4 punti percentuali (0,9 al lordo della variazione delle scorte) mentre la domanda estera netta ha fornito un apporto negativo (-0,1 punti).
A livello settoriale, il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume nell'industria in senso stretto (1,3%) e nelle attività dei servizi (0,6%). Il valore aggiunto ha invece segnato dei cali nell'agricoltura, silvicoltura e pesca (-0,7%) e nelle costruzioni (-0,1%).
DEFICIT E DEBITO. Secondo quanto riportato dall'Istat, il debito pubblico italiano è salito nel 2016 a 2.217,695 miliardi di euro, pari al 132,6% del Pil, a fronte dei 2.172,67 miliardi di un anno prima, pari al 132% del Prodotto interno lordo.
Il deficit delle amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato invece pari al -2,4% del Prodotto interno lordo, a fronte del -2,7% del 2015. L'avanzo primario, ovvero l'indebitamento netto meno la spesa per interessi, è stato pari all'1,5% del Pil, contro l'1,4% del 2015.
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