Ci siamo riusciti "non aumentando le tasse, ma con misure di risanamento che si accompagnano a misure di sviluppo"

Il governo rivede al rialzo la crescita del Pil per il 2017: dall'1% fissato in autunno si sale all'1,1%. Lo prevede il Documento di economia e finanza varato dal Consiglio dei ministri. "Il Def registra una crescita, questa progressione dice la strada che abbiamo seguito in questi anni e che continuiamo a seguire", ha commentato il premier Paolo Gentiloni, illustrando il Pil dal 2014 a oggi.

"Il primo è un messaggio di speranza. Abbiamo i conti in ordine e li abbiamo non aumentando le tasse, ma con misure di risanamento che si accompagnano a  misure di sviluppo e di accompagnamento alla crescita". "Abbiamo un piano di investimenti da 47.5 miliardi di euro fino al 2032", ha dichiarato il premier.

"C'è la correzione dei conti dello 0,2 per cento, le misure per il terremoto e altri interventi per la crescita", ha aggiunto Gentiloni, sottolineando che nel 2017 il rapporto deficit-Pil scende al 2,1%. "E' un aggiuntamento pienamente strutturale che realizza 3,4 miliardi di euro di risparmi", ha spiegato inoltre il ministro Pier Carlo Padoan.

"Nel Dpcm – ha proseguito il ministro dei Trasporti Graziano Delrio – è previsto un investimento da 47,5 miliardi, di cui una prima trance che supera i 17 miliardi già pronta. I principali capitoli riguardano la rete ferroviaria: i grandi valichi dal Brennero al terzo valico e la Torino-Lione. Poi 9 miliardi andranno a Rfi e un'altra parte per le reti ferroviarie regionali. Un'altra fetta degli investimenti servirà al contratto di servizio con l'Anas a cui vanno oltre 5 miliardi per il completamento delle direttrici e il completamento di itinerari e messa in sicurezza del Paese".

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