Brexit, avvocato Raffaelli: Bene candidatura Milano per l’Ema

Il 30 maggio a Milano seminario dello studio Ruccellai&Raffaelli su farmaci biosimilari e concorrenza

La candidatura della città di Milano per ospitare la nuova sede dell'Agenzia europea per i medicinali (Ema) dopo la Brexit "è molto valida", perché "l'Italia è un Paese fondatore Ue e forte contribuente" e il capoluogo lombardo "è a tutti gli effetti in una posizione strategica, al centro dell'Europa". Lo sostiene l'avvocato Enrico Adriano Raffaelli, dello studio legale Rucellai&Raffaelli. Insieme con lo studio Sena e Tarchini e in collaborazione con il Centro di Eccellenza Jean Monnet dell'Università di Milano, lo studio Rucellai&Raffaelli ha organizzato un seminario che si terrà il prossimo 30 maggio, a Milano, sui farmaci biosimilari e normativa sulla concorrenza: 'Farmaci originator, biosimilari e antitrust'.

"Dopo l'ottima esperienza dell'Expo, Milano ha dimostrato di avere tutti i titoli per poter accogliere finalmente un'importante agenzia dell'Unione europea", spiega Raffaelli, sottolineando che "i vantaggi sarebbero enormi, non solo per Milano e per la Lombardia, ma per tutto il Paese. L'arrivo dell'Ema internazionalizzerebbe sempre più Milano e la renderebbe meta di tutta l'impresa farmaceutica mondiale, contribuendo ad un ancor maggiore sviluppo dell'industria farmaceutica nel nostro Paese che già vanta notevoli risultati al riguardo".

 In merito al seminario del 30 maggio, a cui, fra gli altri, parteciperanno Gabriella Muscolo (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), Francesca Mastroianni (Agenzia Italiana del Farmaco), Stefano Marino (European Medicines Agency), l'avvocato Raffaelli spiega che "le problematiche sono di estrema attualità e lo dimostrano i numerosi interventi dell'Autorità Antitrust in questa materia e la riforma avvenuta con la recente legge di bilancio: i farmaci biologici sono fondamentali per le loro caratteristiche terapeutiche e per la loro innovatività, mentre i farmaci biosimilari possono portare all'ampliamento delle opportunità terapeutiche esistenti, ma questo può avvenire solo dopo una valutazione attenta e appropriata in termini di tutela della salute".

L'avvocato dice ancora che "le tematiche antitrust in tal senso sono numerosissime; possiamo dire che la principale è quella assai ricorrente in campo farmaceutico relativa all'esigenza di contemperare l'apertura del mercato (in questo caso ai farmaci biosimilari in concorrenza con i rispettivi originator biologici), a volte giustificata dal risparmio della spesa pubblica, e le imprescindibili esigenze di tutela della salute dei cittadini".

Ogni due anni, dal 1992, lo studio Rucellai & Raffaelli organizza un importante convegno sulle normative Antitrust, in collaborazione della Fondazione Cassamarca, presso la Casa dei Carraresi a Treviso. La prossima edizione avrà luogo il 24 e il 25 maggio 2018 e già si vanno delineando relatori e tematiche. "Sicuramente – conclude l'avvocato Raffaelli – dovremo tener conto dell'impatto delle tecnologie sulle norme e sugli orientamenti giurisprudenziali antitrust, in quanto vengono messe a dura prova dall'innovazione tecnologica; dovremo verificare lo stato di applicazione delle nuove norme sul private enforcement come pure il delicato equilibrio tra antitrust e regolazione. I temi di attualità dell'antitrust sono innumerevoli e quindi è soltanto una questione di scelta".