Le sue condizioni si erano aggravate nei giorni scorsi dopo un intervento chirurgico subito a giugno. L'omaggio di John Elkann: "È stato il migliore"
È morto Sergio Marchionne. Aveva 66 anni. Accanto all'ex a.d. di Fiat Chrysler Automobiles, in ospedale a Zurigo, c'erano la compagna Manuela Battezzato, 47 anni, e i figli di primo letto, Alessio Giacomo e Jonathan Tyler. Fonti vicine alla famiglia hanno riferito di un attacco di cuore e smentito che il manager italo-canadese avesse un tumore. "Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato", ha commentato il presidente di Fca, John Elkann, dando la notizia attraverso una nota della controllante Exor.
Sabato scorso l'azienda aveva comunicato "con profonda tristezza" l'aggravarsi improvviso delle condizioni di salute del manager per le "complicazioni inattese" di una operazione chirurgica alla spalla, che secondo indiscrezioni sarebbe avvenuta lo scorso 28 giugno. Alcune ricostruzioni giornalistiche parlavano di una embolia a seguito di un sarcoma alla spalla, e di un Marchionne attaccato alle macchine per vivere. Ma fonti vicine alle famiglia hanno smentito le indiscrezioni.
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Il manager con il maglioncinonato nel 1952 in Abruzzo, a Chieti, è morto dopo che complicazioni "inattese e improvvise" dell'intervento alla spalla lo hanno portato a un arresto cardiaco. Marchionne è stato poi portato in rianimazione, ma non dipedendeva in maniera sistematica dalle macchine, che gli erano soltanto da supporto. È stato un ulteriore arresto cardiaco a condurlo fino a un "decesso naturale".
"Penso che il miglior modo per onorare la sua memoria sia far tesoro dell'esempio che ci ha lasciato, coltivare quei valori di umanità, responsabilità e apertura mentale di cui è sempre stato il più convinto promotore", afferma John Elkann nel comunicato con cui saluta Marchionne, con cui ha condiviso i 14 anni in Fiat prima e in Fca poi. "Io e la mia famiglia – aggiunge – gli saremo per sempre riconoscenti per quello che ha fatto e siamo vicini a Manuela e ai figli Alessio e Tyler".
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In segno di lutto Fca e Ferrari hanno tenuto le bandiere a mezz'asta rispettivamente al Lingotto e a Maranello. I dipendenti del Cavallino hanno osservato nel pomeriggio un minuto di silenzio, mentre gli stabilimenti di Fca in Italia hanno fermato le linee per 10 minuti. Aprendo la conference call con gli analisti, il nuovo amministratore delegato di Fca, Mike Manley, ha parlato di "momenti molto difficili e molto tristi" e ha fatto osservare un minuto di silenzio. "Non c'è dubbio che Sergio era un uomo speciale e che ci mancherà", ha spiegato il top manager inglese, ex capo di Jeep, che da sabato ha ereditato da Marchionne il volante del gruppo. "Il rapporto che abbiamo avuto era basato sulla trasparenza, sulla focalizzazione sugli obiettivi e, cosa più importante di tutte, sul rispetto", ha spiegato Manley.
L'ultimo saluto a Marchionne sarà dato dai suoi familiari e amici in forma strettamente privata. L'ex a.d. di Fca sarà poi ricordato con due eventi pubblici a Torino e a Auburs Hills (Detroit), dove si trovano i quartieri generali europeo e americano del gruppo, nel mese di settembre.
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