L'ad Profumo: "In questa città attività capace di attrarre talenti da tutto il mondo"
(LaPresse) Il dato come materia prima del nuovo millennio, un’infrastruttura capace di elaborare dati ed estrarne il valore, mettendo a disposizione la propria intelligenza artificiale, senza dipendere da terzi. Passa da qui la sfida globale di Leonardo che dal suo quartier generale di Genova presenta il suo nuovo polo di competenza per la digitalizzazione. Già operativo, realizzato nonostante i quasi due anni complessi dell’emergenza covid, farà del capoluogo ligure un totem della tecnologia, il centro di nuove competenze che si svilupperanno in tutto il paese. Un insieme di fattori che fanno dire all’ad Alessandro Profumo: “Vorrei che Genova diventasse una ‘Silicon Valley’: la ‘Digital Valley'”. Per farlo, a Genova si metteranno a disposizione tre competenze su tutte: quella di elaborare i dati, che avrà al suo servizio il nuovo super computer Davinci1 oltre al gruppo di ricerca di Leonardo Labs con giovani specializzati in robotica e tecnologie dei nuovi materiali. E poi la cyber security, con la sua nuova Academy in arrivo. “Sono veramente pochi i luoghi al mondo dove si può trovare un tale concentramento di tecnologia e anche di competenza – ha spiegato oggi Carlo Cavazzoni, Head of Computational R&D e direttore del Leonardo Lab dedicato all’HPC (High Performance Computing), parlando con la stampa nel corso di un incontro alla torre Leonardo di Sampierdarena – il tutto formerà un unicum nazionale, se non mondiale, per quel che riguarda l’applicazione sicura delle tecnologie digitali”. E per rendersi conto della particolarità del luogo basta percorrerne i corridoi che portano ai laboratori di robotica dove un gruppo di giovani ingegneri mostra in funzionamento un altro gioiello, frutto della collaborazione tra Leonardo e IIT di Genova: Nexus, il nuovo robot centauro che nato per aiutare con le sue prestazioni in contesti estremi dove è più rischioso l’intervento umano, come ad esempio i disastri naturali, o nelle missioni spaziali. “Attività ad altissimo valore aggiunto – sottolinea ancora Profumo – capaci di attrarre talenti da tutto il mondo. Leonardo vuole essere un attore in questa capacità di attrazione”.
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