La compagnia aerea chiude il 2021 con conti in linea con il piano: presto nuovi velivoli e assunzioni
Ita chiude il 2021 con conti sostanzialmente in linea con il piano, procederà all’acquisto di nuovi velivoli e assunzioni e conferma la volontà di chiudere entro la metà dell’anno una alleanza che non dovrà essere solo di facciata. In più assicura che il brand Alitalia è stato acquistato per essere usato. Alfredo Altavilla, presidente di Ita, traccia in una audizione alla Camera che segue quella interrotta la scorsa settimana, la strategia della compaagnia. Esclude, come riportato da voci di stampa, contrasti con l’ad Lazzerini, ma mette in guardia sull’esito delle class action pronmosse dai lavoratori dell’ex Alitalia. “Se dovessero aver successo e dovessimo assumere tutte le persone del ramo aviation della vecchia Alitalia entro sei mesi dovremmo portare i libri in tribunale”.
Nell’audizione Altavilla rivela che i conti 2021 sono sostanzialmente quelli previsti, con “l’ebit che si attesta intorno a -170 milioni in linea con quanto previsto dal piano industriale”, mentre “quest’anno la flotta aumenterà del 50% e salirà a 78 aerei per raggiungere la quota di 105 aerei entro il 2025”. In quest’ottica – ha aggiunto Altavilla – “la campagna di assunzioni sta procedendo regolarmente”.
Parallelamente Altavilla conferma la volontà di procedere a partnership in tempi stretti che si basi anche su interventi sul capitale. “Un’alleanza e’ necessaria per consentire a Ita di stare sul mercato,ma non potra’ essere di facciata”. Presto però per parlare di quote di capitale. “Speculazioni su questo punto non hanno fondamento anche perchè la messa a punto del piano industriale non è ancora conclusa”, dice il manager. In più Altavilla rivela che la società appare “intenzionata a utilizzare il marchio Alitalia, visto che abbiamo identificato una missione precisa per il brand”. E a proposito del prezzo al quale è stato rilevato, pari a 90 milioni, Altavilla ha parlato di “cifra congrua”.
Tasto dolente resta invece quello della concorrenza con le low-cost. “Inseguire compagnie che fruiscono di incentivi si potrebbe tradurre per Ita in una sorta di bagno di sangue”. E Altavilla ha rivendicato una sorta di pari competitività. “Se ci sono incentivi per le low cost è assolutamente legittimo da parte nostra pretendere una uguale erogazione per noi”, ha spiegato.
Infine il presidente ha messo a tacere le voci su dissidi interni alla società. “Naturalmente non commento speculazioni giornalistiche che trattatano aspetti di governance che vanno discusse nelle sedi appropriate. Le posso solo ascoltare con maggiore o minor rammarico”, spiega in riferimento a voci di dissidi con l’amministratore delegato Fabio Lazzzerini. “Mi dispiace però che queste voci minano la coesione del nostro lavoro, mentre l’unità di intenti con Lazzerini non è mai stata in discussione”.
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