Vola il 'carrello della spesa'. L'inflazione nell'area euro all'8,1%
“Secondo le stime preliminari, nel mese di maggio 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 6,9% su base annua (da +6,0% del mese precedente)”. Lo rileva l’Istat, segnalando che “dopo il rallentamento di aprile, l’inflazione torna ad accelerare salendo a un livello che non si registrava da marzo 1986 (quando fu pari a +7%)”. L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve, spiega l’Istituto, “ai prezzi di diverse tipologie di prodotto: dei Beni energetici (la cui crescita passa da +39,5% di aprile a +42,2%) e in particolare degli energetici non regolamentati (da +29,8% a +32,4%; la crescita dei prezzi degli energetici regolamentati è stabile a +64,3%), dei beni alimentari (da +6,1% a +7,1%), soprattutto dei beni alimentari lavorati (da +5,0% a +6,8%), dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,4% a +4,4%) e dei servizi relativi ai trasporti (da +5,1% a +6,0%)”.
“Gli elevati aumenti dei prezzi dei beni energetici continuano a essere il traino dell’inflazione (con quelli dei non regolamentati in accelerazione) e le loro conseguenze si propagano sempre più agli altri comparti merceologici, i cui accresciuti costi di produzione si riverberano sulla fase finale della commercializzazione”. A sottolinearlo è l’Istat, in una nota, commentando la stima provvisoria sull’inflazione, che a maggio – dopo il rallentamento di aprile – torna ad accelerare.
A maggio “accelerano i prezzi al consumo di quasi tutte le altre tipologie di prodotto, con gli alimentari lavorati che fanno salire di un punto la crescita dei prezzi del cosiddetto ‘carrello della spesa’ che si porta a +6,7%, come non accadeva dal marzo 1986 (quando fu +7,2%)”. Lo sottolinea l’Istat in un comunicato.
Accelera l’inflazione nell’area euro. L’Eurostat rileva che l’inflazione annua dell’area dell’euro è all’8,1% a maggio 2022, in aumento rispetto al 7,4% di aprile. Considerando le principali componenti dell’inflazione nell’area dell’euro, l’energia dovrebbe avere il tasso annuo più elevato a maggio (39,2%, rispetto al 37,5% di aprile), seguita da cibo, alcol e tabacco (7,5%, rispetto al 6,3% di aprile ), dei beni industriali non energetici (4,2%, contro il 3,8% di aprile) e dei servizi (3,5%, contro il 3,3% di aprile).
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