Il presidente dell'associazione di categoria degli industriali: "Stop prepensionamenti, più occupati over 60"

Confindustria in udienza dal Papa in occasione dell’Assemblea annuale dell’associazione che si svolge in Vaticano. Dalla Santa Sede il presidente Carlo Bonomi ha rivolto un un appello alla politica: “Lavoro, non sussidi che lo scoraggiano”. Il Pontefice dal canto suo ha chiesto agli imprenditori di “creare lavoro”, soprattutto per i giovani.

Papa: “Imprese creino lavoro soprattutto per giovani”

“I giovani hanno bisogno della vostra fiducia, e voi avete bisogno dei giovani, perché le imprese senza giovani perdono innovazione, energia, entusiasmo. Da sempre il lavoro è una forma di comunione di ricchezza: assumendo persone voi state già distribuendo i vostri beni, state già creando ricchezza condivisa. Ogni nuovo posto di lavoro creato è una fetta di ricchezza condivisa in modo dinamico. Sta anche qui la centralità del lavoro nell’economia e la sua grande dignità. Oggi la tecnica rischia di farci dimenticare questa grande verità, ma se il nuovo capitalismo creerà ricchezza senza poi creare lavoro, va in crisi questa grande funzione buona della ricchezza”. Così Papa Francesco parlando all’assemblea pubblica di Confindustria in udienza nell’Aula Nervi.

Papa: “Tasse sono condivisione e cuore del patto sociale”

“Le tasse e le imposte” sono “una forma di condivisione spesso non capita. Il patto fiscale è il cuore del patto sociale. Le tasse sono anche una forma di condivisione della ricchezza, così che essa divenga bene comune, bene pubblico: scuola, sanità, diritti, cura, scienze, patrimonio. Certo, le tasse devono essere giuste, eque, fissate in base alla capacità contributiva di ciascuno, come recita la Costituzione italiana. Il sistema e l’amministrazione fiscale devono essere efficienti e non corrotti. Ma non bisogna considerare le tasse come un’usurpazione. Esse sono un’alta forma di condivisione di beni, sono il cuore del patto sociale”. Così Papa Francesco parlando all’assemblea pubblica di Confindustria in udienza nell’Aula Nervi.

Bonomi a Papa: “Consapevoli nostri doveri verso società”

“Siamo consapevoli dei nostri doveri verso la società. Non abbiamo alcuna pretesa di essere perfetti. E a Voi, Santo Padre, ci rivolgiamo per accrescere la nostra buona volontà e i nostri sforzi concreti, ma anche e soprattutto per aiutarci a correggere i nostri errori”. Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi nel saluto a papa Francesco all’udienza in Vaticano.

“Viviamo e operiamo in un’Italia che ai nostri occhi mostra di aver troppo spesso smarrito la capacità di condivisione e unione su valori fondamentali. Un Paese smarrito, diviso, ingiusto con troppi dei suoi figli e con lo sguardo schiacciato sui bisogni del presente. Ecco perché, Santità, abbiamo fortemente desiderato questo incontro”. Queste le parole con cui il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ha salutato Papa Francesco nel corso dell’assemblea dell’associazione di categoria degli industriali, che quest’anno si svolge in Vaticano. Presente anche il Pontefice, che ha affermato che gli imprenditori “sono una componente essenziale per costruire il bene comune, un motore primario di sviluppo e di prosperità”. Rivolgendosi alla platea, ha detto: “Questo tempo non è un tempo facile, per voi e per tutti. Anche il mondo dell’impresa sta soffrendo molto. La pandemia ha messo a dura prova tante attività produttive, tutto il sistema economico è stato ferito. E ora si è aggiunta la guerra in Ucraina con la crisi energetica che ne sta derivando. In queste crisi soffre anche il buon imprenditore, che ha la responsabilità della sua azienda, dei posti di lavoro, che sente su di sé le incertezze e i rischi”. E ha aggiunto: “Lo stesso denaro può essere usato, ieri come oggi, per tradire e vendere un amico o per salvare una vittima. Lo vediamo tutti i giorni, quando i denari di Giuda e quelli del buon samaritano convivono negli stessi mercati, nelle stesse borse valori, nelle stesse piazze. L’economia cresce e diventa umana quando i denari dei samaritani diventano più numerosi di quelli di Giuda”.

 Bonomi: “Lavoro, non sussidi che lo scoraggiano”

“Lavoro, non sussidi che lo scoraggiano”. È l’appello che il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, rivolge alla politica dal palco dell’assemblea annuale degli industriali, che quest’anno si svolge in Vaticano. “Nel nostro Paese in troppi settori l’offerta di lavoro continua a essere caratterizzata da infime retribuzioni”, afferma poi Bonomi, ripetendo che però questa tematica, legata a quella del salario minimo, “non riguarda in alcun modo l’industria”, sottolineando che “ad essersi opposti sono altri settori, sui quali bisognerebbe, invece, avere il coraggio di intervenire”. “Al di sopra della soglia del Salario Minimo – prosegue poi il presidente – vi sarebbe poi il Tem, la retribuzione minima fissata dai contratti vigenti, perché la estesa contrattazione italiana è una virtù riconosciuta anche dall’Europa e non va azzerata fissando per legge il trattamento economico complessivo (Tec), che va lasciato ai contratti. Questa soglia di lavoro “degno” va innestata nella riforma dei sussidi alla povertà e quindi nel Reddito di Cittadinanza. Deve, cioè, rappresentare la soglia minima di lavoro la cui proposta non può essere rifiutata dai percettori del sussidio in grado di lavorare”, spiega Bonomi, ricordando che, a tre anni dall’avvio, “sul Reddito di Cittadinanza, più di un beneficiario su due non ha ancora firmato il Patto per il Lavoro. La Legge prevede che il Patto sia sottoscritto entro un mese dal riconoscimento del sussidio”. Il presidente dell’associazione di categoria degli industriali ha auspicato che i progetti politici abbiano prospettive maggiormente a lungo termine: “Oggi che gli orizzonti della politica sembrano sempre più corti e schiacciati su false priorità, avvertiamo più che mai la necessità di progetti di lungo orizzonte, come unica via per dare risposta ai drammatici problemi della società italiana”. 

Bonomi: “Lavoro degno è svolto in sicurezza”

“Un lavoro degno è un lavoro svolto in sicurezza”. Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, all’assemblea annuale degli industriali, che quest’anno si svolge in Vaticano. Per questo motivo per Confindustria “è fondamentale affrontare il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro nella logica di una maggiore partecipazione organizzativa in cui i problemi possano essere individuati e risolti attraverso la condivisione”. La visione proposta da Bonomi “è che sia meglio evitare ex ante gli incidenti in una logica partecipativa, una logica che unisca e non che divida, superando la strada che è stata preferita finora e che prevede l’inasprimento delle sanzioni ex post, quando gli incidenti si sono già verificati. La piena tutela della vita e della salute dei lavoratori è una priorità assoluta ed è responsabilità di tutti, anche e soprattutto del legislatore”.

Bonomi: “Stop prepensionamenti, più occupati over 60”

“Purtroppo, siamo l’unico Paese al mondo in cui si parla di pensioni appena si inizia a parlare di lavoro. La dignità e libertà del lavoratore, over sessantenne, non si tutela con il prepensionamento, ma continuando a offrirgli mansioni coerenti all’esperienza preziosa che ha maturato e che può attivamente trasferire”. Così il presidente degli industriali, Carlo Bonomi, all’Assemblea pubblica di Confindustria che quest’anno si tiene in Vaticano, seguita dall’udienza con il Papa.”Serve una rivoluzione del ciclo vitale di lavoro per la quale noi imprese – assicura poi Bonomi – siamo pronte offrendo la possibilità a chi ha maggior anzianità di continuare nel lavoro con qualifiche diverse commisurate al minor impegno fisco e di tempo. In questo contesto, lo Stato – afferma – ha la responsabilità di superare la strategia del prepensionamento, proprio perché abbiamo bisogno sia di più occupati giovani sia di più occupati tra gli over sessantenni”.

Bonomi: “Tetto al prezzo del gas primo intervento necessario”

“Siamo entrati in crisi non a seguito del conflitto ma per decenni di scelte sbagliate a livello nazionale ed europeo. Non c’è un intervento che può risolvere la situazione ma una serie di interventi che devono lavorare congiunturalmente e nel medio lungo periodo. Uno su tutti il tetto al prezzo del gas, lo chiediamo da mesi, anzi la prima volta il 10 settembre 2021 già dicevamo che c’erano problemi sull’energia”. Così il presidente di Confindustria Carlo Bonomi in conferenza stampa al termine dell’assemblea. E sulla possibilità di un eventuale scostamento di bilancio contro il caro bollette, ha dichiarato: Confindustria “è sempre stata chiara sul debito pubblico: abbiamo vissuto un periodo dove sono saltati tutti i vincoli di bilancio e abbiamo vissuto nell’idea che si poteva spendere qualsiasi cifra senza conseguenze. Il Patto stabilità è stato rinviato, ma saremo costretti comunque a fare un ragionamento sul nostro debito, che con l’innalzamento dello Spread ci mette a rischio. Tra il 2010 e il 2019 “abbiamo fatto 800 miliardi. In 10 anni. Senza risolvere i problemi strutturali del Paese. Il tema non è fare o non fare lo scostamento ma come usiamo quei soldi”.

Bonomi: “Io ministro? Ho incarico fino al 2024”

Alla domanda su una possibile nomina a ministro, Bonomi ha risposto: “Ho un incarico, sono presidente di Confindustria fino al 2024”.

 

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