In corso fino a tarda notte il Consiglio dei ministri per la legge di bilancio 2023, la prima del governo Meloni. Esecutivo al lavoro sulle coperture per le misure da introdurre. I contenuti saranno illustrati domani, 23 novembre, alle 10 in conferenza stampa dalla presidente del Consiglio, ma a Consiglio in corso circolano già delle indiscrezioni. Innanzitutto, il taglio del cuneo fiscale nella legge di bilancio verrebbe destinato interamente ai lavoratori: sarebbe di tre punti per i redditi fino a 20 mila euro e di due per quelli fino a 35 mila.
Il governo lavora anche al pacchetto ‘tregua fiscale’ che potrebbe – a quanto si apprende- anche essere inserito in un decreto collegato alla manovra.
Tra le misure figurano la regolarizzazione degli omessi versamenti tramite ravvedimento speciale; la riapertura dei termini della collaborazione volontaria; la definizione agevolata delle somme dovute a seguito del controllo automatizzato delle dichiarazioni, dei processi verbali di constatazione, degli atti del provvedimento di accertamento, delle controversie tributarie e la loro conciliazione agevolata; la rinuncia agevolata dei giudizi tributari pendenti in Cassazione; lo stralcio delle cartelle finoa mille euro affidate alla riscossione dal 2000 al 2015, la rottamazione o saldo e stralcio dei carichi affidati alla riscossione dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022 e la rimodulazione delle scadenze dell’inesigibilità, conpossibilità di restituzione anticipata dei crediti non riscuotibili.
Il governo starebbe studiando anche un anno di transizione prima di sospendere il reddito di cittadinanza ai cosiddetti lavoratori occupabili. Secondo quanto si apprende sarebbe questa l’ipotesi, sostenuta dal ministro del lavoro Marina Calderoni, al vaglio del governo in vista del consiglio dei ministri sulla manovra previsto in serata. Nel 2023 questi lavoratori dovrebbero però aderire a corsi di formazione obbligatori.
Tra le ipotesi allo studio anche una tassazione delle plus valenze derivanti dalle criptoattività, che vengono anche regolarizzate.
Implementare in Italia la cosiddetta ‘Investment management exemption’, una norma britannica secondo cui il gestore degli investimenti non è considerato rappresentante nel Paese di una persona non residente se soddisfatte determinate condizioni. E’ una ipotesi allo studio, come apprende LaPresse, per la legge di bilancio attesa stasera in Cdm. Così facendo non si incorre nella tassazione del Paese in cui vengono effettuati gli investimenti.
Razionalizzazione delle tax expenditures: è l’ipotesi cui lavora il governo per liberare risorse da utilizzare per le misure in manovra, attesa stasera in Cdm. Attualmente il capitolo che comprende 592 bonus, deduzioni e detrazioni vale per il 2023 78,1 milioni: molte sono intoccabili – lavoro, sanità, famiglia – ma altre potrebbero essere cancellate, riviste o accorpate. Tra i paragrafi della legge di bilancio ce ne è anche uno dedicato specificamente alla razionalizzazione dei bonus edilizi.
Una lotteria degli scontrini ‘istantanea’ per scoraggiare il nero, da realizzare con un credito di imposta volto a consentire l’adeguamento tecnico dei registratori telematici: E’ una ipotesi allo studio, come apprende LaPresse, per la legge di bilancio attesa stasera in Cdm.
Slitta anche per il 2023 l’entrata in vigore della plastic e della sugar tax: è’ una ipotesi allo studio per la legge di bilancio attesa stasera in Cdm. I due oboli, nati per colpire l’utilizzo delle inquinanti plastiche monouso e il consumo delle poco salutari bevande zuccherate, erano stati ideati dal governo Conte a fine 2019 ma non sono mai stati attuati.