L'aumento dopo la fine dal primo gennaio dello sconto sulle accise
Con la fine dello sconto sulle accise tornano a salire i prezzi dei carburanti in tutta Italia. Il diesel servito sfiora i 2 euro al litro mentre la benzina balza a 1,9 euro al litro. Questo quanto emerge dall’analisi messa a punto da ‘Quotidiano energia’. Il taglio delle accise, introdotto dal 22 marzo 2022, era stato ridotto a dicembre e poi, dal primo gennaio, si è tornati al ripristino delle aliquote precedenti al 21 marzo 2022. L’effetto – Iva inclusa – è di un incremento di 18,3 centesimi al litro su benzina e diesel e di 3,4 centesimi al litro sul Gpl.
“Il 2023 parte con prezzi in aumento sulla rete carburanti – spiega ‘Quotidiano energia’ – per la fine dello sconto sulle accise”. I prezzi sul territorio mostrano “di conseguenza medie in progressivo aumento”. In particolare – in base all’elaborazione di ‘Quotidiano energia’ sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese del made in Italy – il prezzo medio nazionale della benzina in modalità self è di 1,764 euro al litro; il prezzo medio del diesel self è a 1,827 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio è 1,900 euro al litro; la media del diesel servito è 1,962 euro al litro. I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,793 e 0,804 euro al litro. Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,312 e 2,603 al kg (con livelli in salita per lo stop allo sconto fiscale che era in vigore dal 3 maggio).
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