Più soldi per le famiglie numerose, chi già ne beneficia non dovrà presentare una nuova domanda, ma bisognerà comunque aggiornare la DSU per la determinazione dell'ISEE
Importi maggiorati e niente domande di rinnovo. Ecco le novità 2023 riguardo all’Assegno unico universale per figli a carico.
Aumentano gli importi per famiglie numerose
La legge di Bilancio approvata a fine dicembre ha rafforzato la misura a sostegno delle famiglie aumentando gli importi degli assegni per le famiglie numerose che verranno erogati a partire da febbraio 2023 con le seguenti modalità.
– Aumenta del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con 4 figli, che arriva a 150 euro mensili a nucleo
– Assegno maggiorato del 50% per i nuclei familiari con tre o più figli a carico, per i figli di età compresa tra 1 e 3 anni, per chi ha un ISEE fino a 40.000 euro
– Stesso aumento per i nuclei familiari con figli di età inferiore all’anno
Le modalità per richiedere l’Auu
A definire le modalità aggiornate per richiedere e ottenere l’Assegno unico è stata l’Inps con la circolare 132 del 15 dicembre 2022.
Per chi già beneficia dell’Auu non è necessario presentare una nuova domanda, a meno che siano subentrate variazioni dei requisiti della famiglia come:
- la nascita di altri figli
- la variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio
- le variazioni della dichiarazione relativa alla frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni)
- le modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori
- i criteri di ripartizione dell’Assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori
- variazione delle condizioni che occorrono per la spettanza delle maggiorazioni previste dagli articoli 4 e 5 del decreto legislativo n. 230/2021
- variazioni delle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e/o dall’eventuale altro genitore
A decorrere dal 1° marzo 2023, per coloro che, nel corso del periodo gennaio 2022 – febbraio 2023, abbiano presentato una domanda di Assegno unico che non sia stata respinta, revocata o decaduta od oggetto di rinuncia da parte del richiedente, l’INPS continuerà a erogare d’ufficio la misura introdotta dal decreto legislativo n. 230/2021.
Stop a domande di rinnovo, ma va aggiornata la DSU
Bisognerà però in ogni caso (sia chi presenta domanda per la prima volta, sia chi già beneficia della misura) presentare la nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) per l’anno 2023, per ottenere a partire dal mese di marzo gli importi più elevati dell’Assegno unico e universale sulla base dell’attestazione ISEE 2023. In caso di mancata presentazione di nuova DSU l’Inps erogherà da marzo gli importi minimi previsti dalla normativa.
L’ISEE in scadenza al 31 dicembre continuerà a essere usato per determinare gli importi dell’assegno relativi alle mensilità di gennaio e febbraio 2023.
Sarà possibile presentare la nuova DSU fino al 30 giugno 2023: gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2023 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2023 con la corresponsione degli importi dovuti arretrati. Per chi la aggiornerà entro il 28 febbraio 2023, gli importi saranno adeguati già da marzo 2023.
A chi spetta l’Assegno unico
Ricordiamo che l’Assegno unico e universale spetta ad ogni nucleo familiare, per ogni figlio minorenne a carico e per i nuovi nati dal settimo mese di gravidanza, per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa con un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui, sia disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale. E per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
Per beneficiare della misura bisogna presentare domanda sul sito dell’Inps presentando il modello Isee.
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