Il commissario europeo all'Economia: "È strumento che serve all'insieme dei Paesi, a prescindere da chi lo utilizzerà"

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, commenta l’intenzione dell’Italia di sciogliere le riserve e ratificare la riforma del Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità), l’ex ‘fondo salva-stati’. Al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo a Bruxelles, ha definito la notizia “certamente positiva”, ma ha aggiunto che “la decisione spetta al governo italiano e vedremo in che termini e in che tempi verrà presa. Due cose sono sicure: che l’Italia è stata tra i paesi che circa due anni fa hanno deciso questo emendamento allo statuto del Mes e la seconda è che questo emendamento è utile. Quindi, una volta che tutti i paesi lo avranno ratificato, e sono fiducioso che lo faranno, darà strumenti ulteriori per affrontare eventuali crisi“.

Ha poi chiaramente distinto la ratifica delle modifiche del Mes dalla decisione di utilizzarlo: “La ratifica di uno strumento comune, o meglio di un emendamento allo statuto di uno strumento comune, che il governo italiano ha condiviso più di due anni fa, è utile in sé, è utile per l’esistenza in vita di questo strumento. Poi ciascun paese può decidere se utilizzare alcune facility che il Mes mette a disposizione, questo è completamente diverso. Il problema di cui si parla oggi è la ratifica di uno strumento che serve all’insieme dei paesi, a prescindere da chi lo utilizzerà e chi deciderà di non utilizzarlo”. 

Infine l’ex presidente del Consiglio si è soffermato sulle sfide economiche per l’Unione nei prossimi mesi. “Penso che possiamo evitare una profonda recessione e le cifre, i numeri, gli indicatori del sentiment che stiamo vedendo ci dicono che possiamo evitare una profonda recessione e avere un breve periodo di contrazione che è diverso“. Tuttavia, ha continuato, “dobbiamo lavorare molto per implementare i piani di ripresa di Next Generation Eu. In secondo luogo, lavorare per trovare un accordo sulle nostre regole fiscali per sostenere la nostra competitività e gli investimenti e quindi coordinare al meglio le nostre politiche fiscali, fare politiche per far fronte ai prezzi dell’energia, come diciamo sempre è più mirato ai più deboli ed evitare l’aumento della spesa pubblica – ha aggiunto -. Quindi avere in mano questo pacchetto di iniziative e un ottimo coordinamento tra gli stati membri dell’Eurogruppo potrebbe darci l’opportunità di evitare di affrontare una recessione più profonda e prolungata. Dipende dalle tendenze globali, ma anche molto dalla nostra politica, ma siamo piuttosto ottimisti”.

 

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