La presidente della Banca Centrale Europea: "La pressione sui prezzi resta elevata, e l’inflazione è ancora alta"

“La nostra politica monetaria è di alzare ulteriormente i tassi per contrastare le pressioni inflazionistiche. Intendiamo alzare i tassi di altri 50 punti base al prossimo meeting a marzo, e di vedere in seguito quali ulteriori passi fare. Le nostro politiche future saranno comunque ancora dipendenti dai dati, e verranno prese meeting per meeting”. Così la presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, intervenendo al Parlamento Europeo riunito in sessione plenaria dove presenta il Rapporto Annuale 2022 della Bce. 

La crescita dell’eurozona ha rallentato ma non si è fermata nell’ultimo trimestre 2022, l’esito è stato migliore delle aspettative, visto anche l’impatto che permane della guerra russa in Ucraina. La fiducia sta crescendo, i prezzi energetici si stanno abbassando, ma riteniamo che la crescita rimarrà debole nel breve periodo. Probabilmente bisognerà rivedere al rialzo i dati sulla crescita dell’inflazione a gennaio. La pressione sui prezzi resta elevata, e l’inflazione è ancora alta. Escludendo energia e prodotti alimentari, l’inflazione è intorno al 5,2% a gennaio”.

“La Bce ha il mandato democratico di assicurare la stabilità dei prezzi nell’eurozona. Per assolvere questo mandato abbiamo un alto livello di indipendenza: la possibilità per la Bce di prendere le misure necessarie, senza interferenze politiche, è quindi essenziale”.

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