Approvazione a rischio dopo il no annunciato dall'Italia e i dubbi espressi dalla Germania. Urso: "Non molliamo la presa, altri ci seguiranno"
Approvazione a rischio: slitta a venerdì il voto sul regolamento in materia di emissioni auto e furgoni, che era previsto oggi come primo punto al Coreper (riunione degli ambasciatori degli Stati membri presso l’Ue) e che costituisce uno degli ultimi passi prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Ue. La decisione è stata presa dalla presidenza di turno svedese dell’Unione. Il discusso regolamento prevede lo stop all’immissione nel mercato di nuove auto a benzina o diesel entro il 2035.
Perché slitta il voto
Dopo il no annunciato ieri dall’Italia, che in un primo momento aveva sostenuto il provvedimento, i dubbi espressi dalla Germania e un probabile voto contrario di Bulgaria e Polonia, il raggiungimento della maggioranza qualificata, necessaria per l’approvazione, era a rischio. Il voto pertanto è slittato a venerdì in attesa di capire cosa farà la Germania, il cui peso specifico nel calcolo del voto è fondamentale.
“Il Regolamento era previsto come punto I, con un passaggio procedurale in vista di futura approvazione in sede di Consiglio e presumibilmente, la decisione del rinvio del punto al prossimo Coreper I di venerdì è stata assunta dalla Presidenza alla luce di un voto a maggioranza qualificata che si preannunciava non certo“, spiega una fonte diplomatica. “La Polonia aveva già annunciato il voto contrario e la Bulgaria la propria astensione. Nella giornata di ieri, si sono infine aggiunte da un lato l’Italia e la Germania (con posizione incerta alla luce delle dichiarazioni del ministro dei Trasporti Wissing) dall’altro”, aggiunge. Ieri il ministro tedesco (liberale della Fpd) aveva detto che Berlino avrebbe dato il suo ok solo se la Commissione avesse presentato una proposta per “garantire l’immatricolazione dei veicoli con motore a combustione anche dopo il 2035″.
Urso: “Italia non molla la presa, molti Paesi ci seguiranno”
“Domani a Bruxelles ho già organizzato alcuni incontri. L’Italia non mollerà la presa. Perché questa non è la sfida del nostro governo ma è la sfida del nostro Paese”. Così il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso parlando – all’incontro ‘Innovazione per la circolarità’, oggi all’Ara Pacis a Roma – della vicenda. Sulla questione automotive – osserva a margine lasciando il convegno – “ci seguiranno in molti“, riferendosi ad altri Paesi che starebbero assumendo una posizione contraria.
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