È ciò che emerge dalla pubblicazione 'Banche e moneta: serie nazionali', l'Unione Nazionale Consumatori: "Stangata da 150 euro a famiglia"
A gennaio i tassi sui mutui sono saliti quasi al 4%. Lo dice Bankitalia. A gennaio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati infatti al 3,95 per cento (3,36 in dicembre), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 9,79 per cento (9,22 nel mese precedente).
È ciò che emerge dalla pubblicazione ‘Banche e moneta: serie nazionali’ diffusa oggi dalla Banca d’Italia. I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 3,72 per cento (3,55 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 4,15 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 3,42 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,49 per cento (0,45 nel mese precedente).
“Una stangata! Non solo da dicembre a gennaio, in un solo mese, i tassi salgono da 3,36 a 3,95, +0,59 punti percentuali, ma rispetto a gennaio 2022, un anno fa quando erano a 1,78, decollano di 2,17 punti percentuali”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 581 a 731 euro, con un rincaro pari a 150 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1800 euro”, conclude Dona.
A gennaio, spiega ancora Bankitalia, i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono cresciuti dell’1,6 per cento sui dodici mesi (2,1 nel mese precedente).
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