Altra giornata nera per i listini europei. Profondo rosso per Piazza Affari che perde il 4,61%

Dopo una giornata di tregua, torna la paura sui mercati. Questa volta a preoccupare è il crollo di Credit Suisse, dopo il rifiuto del principale azionista, la Saudi National Bank, di fornire ulteriore assistenza finanziaria alla banca svizzera. Si complica il compito della Bce, in vista della riunione di politica monetaria di giovedì, che deve parare un altro colpo dopo il collasso delle americane Silicon Valley Bank, Signature Bank e Silver Bank. Intanto gli analisti si dividono tra coloro che continuano a credere nel rialzo annunciato da 50 punti base e coloro che invece ritengono, alla luce degli scossoni degli ultimi giorni, che l’Eurotower si limiterà a 25 punti base. Nel frattempo la Bce ha chiesto alle banche europee di comunicare la loro esposizione nei confronti di Credit Suisse e il Tesoro Usa monitora la situazione in contatto con le controparti globali. In serata, a placare gli animi sono intervenuti la banca centrale svizzera e l’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari, assicurando che “in caso di necessità” verrà messa a disposizione di Credit Suisse liquidità ma che l’istituto “soddisfa le esigenze in materia di capitale e liquidità poste alle banche di rilevanza sistemica” e non vi è “alcun pericolo diretto di contagio per il mercato finanziario svizzero” dai problemi degli Stati Uniti.

Crollano i listini europei, Ftse Mib perde il 4,61%

Piazza Affari termina la giornata in profondo rosso, sulla scia delle performance fortemente negative dei titoli bancari (Unicredit -9,06%, Finecobank -7,63%, Bper Banca -7,23%), con il Ftse Mib che arretra del 4,61%. Crollano anche i listini europei con Parigi che segna -3,58%, Madrid -4,31%, Francoforte -3,25% e Londra -3,81%. Sulla Borsa di Zurigo sprofonda il titolo di Credit Suisse che finisce la seduta giù del 24% a 1,70 franchi.

Meloni: “Massima attenzione da parte nostra”

Proprio sui mercati si concentra l’attenzione dell’esecutivo: “Le recenti dinamiche dei mercati bancari e finanziari che sono ripercorse disegnano uno scenario che da parte del Governo merita la massima attenzione”, afferma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel corso del question time alla Camera. “È evidente – continua – che il processo di innalzamento dei tassi di interessi voluto dalla Bce produca fisiologicamente un aumento degli utili da commissione bancarie. La situazione richiede gli approfondimenti opportuni ma credo sia necessario partire dalle emergenze” come “la necessità di approfondire quei casi nei quali norme discutibili potrebbero aver finito per favorire improprie rendite di posizione, ed è per esempio il caso del Superbonus”.

Il presidente della Banca saudita: “Nessun ulteriore supporto”

Per quanto riguarda nello specifico Credit Suisse, categorico il presidente della Banca nazionale saudita, Ammar Al Khudairy, che sul possibile ulteriore supporto ha detto che “la risposta è assolutamente no, per molte ragioni che esulano dalla più semplice ragione normativa e statutaria”. Nel frattempo l’istituto di credito ha fatto appello alla Banca nazionale svizzera e alla Finma, l’autorità di regolamentazione svizzera, a manifestare pubblicamente il suo sostegno.

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