Incentivi per assunzioni Neet under 30 e fondo da 10 mln per le famiglie di studenti morti durante attività formative

Trenta articoli dal nuovo assegno di inclusione, che dal 1 gennaio 2024 sostituirà il reddito di cittadinanza, alle nuove regole per i contratti a termine. È quanto si legge in una bozza ancora provvisoria, visionata da LaPresse, del decreto legge in materia di lavoro atteso lunedì primo maggio sul tavolo del consiglio dei ministri. Il decreto contiene anche norme per il potenziamento della sicurezza sul lavoro

Reddito di cittadinanza in pensione, dal 1 gennaio 2024 arriva l’Assegno di inclusione, “quale misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli attraverso percorsi di inserimento sociale, nonché di formazione, di lavoro e di politica attiva del lavoro”. Misura che, viene specificato, è “condizionata alla prova dei mezzi e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”. Il beneficio “è composto da una integrazione del reddito familiare” da un minimo di 480 euro fino alla soglia di euro 6.000 annui moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza” ed è “altresì, composto da una integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione concessa in locazione con contratto ritualmente registrato, per un importo pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino ad un massimo di euro 3.360 annui“. L’assegno viene erogato mensilmente per massimo 18 mesi e può essere rinnovato per altri 12 mesi, con sospensione di un mese. 

I datori di lavoro privati che assumeranno dal 1 giugno a fine 2023 giovani under 30 Neet – cioè che non studiano e non lavorano – e che siano registrati al Programma Operativo Nazionale “Iniziativa Occupazione Giovani” avranno, previa presentazione di domanda, “un incentivo per un periodo di 12 mesi, nella misura del 60 per cento della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali”.

Arriva presso il ministero del lavoro un fondo da 10 milioni per il 2023 e 2 milioni l’anno dal 2024 volto a “riconoscere un sostegno economico ai familiari degli studenti delle scuole o istituti di istruzione di ogni ordine e grado, anche privati, comprese le strutture formative per i percorsi di istruzione e formazione professionale e le Università, deceduti a seguito di infortuni occorsi, successivamente al 1 gennaio 2018, durante le attività formative”.

Chi beneficia di un assegno di inclusione è tenuto ad accettare un contratto di lavoro “senza limiti di distanza, nell’ambito del territorio nazionale, se si riferisce ad un contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato o a tempo determinato di durata superiore a dodici mesi”. Se il contratto è fino a 12 mesi c’è l’obbligo di accettazione se il luogo di lavoro non dista più di 80 chilometri dal domicilio del soggetto.

“Ai datori di lavoro privati che assumono i beneficiari dell’Assegno di inclusione con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, pieno o parziale, o anche mediante contratto di apprendistato, è riconosciuto, per un periodo massimo di dodici mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro, nel limite massimo di importo pari a 8.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base mensile”.

Se il lavoratore viene licenziato “nei ventiquattro mesi successivi all’assunzione, il datore di lavoro è tenuto alla restituzione dell’incentivo fruito maggiorato delle sanzioni civili, di cui all’articolo 116, comma 8, lettera a), della legge 23 dicembre 2000, n. 388, salvo che il licenziamento avvenga per giusta causa o per giustificato motivo. L’esonero è riconosciuto anche per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato nel limite massimo di ventiquattro mesi, inclusi i periodi di esonero fruiti”. 

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