Landini: "Non riconosce sindacati, va cambiato"

Sotto la pioggia battente a Potenza, in piazza Mario Pagano, la manifestazione nazionale del Primo Maggio indetta nel capoluogo lucano da Cgil, Cisl e Uil.  Nessuno sconto all’esecutivo che oggi, in Cdm, ha approvato il decreto lavoro. “Il governo sta mettendo delle toppe, ma serve una strategia. Non si può andare avanti a colpi di propaganda”, tuona dal palco il segretario generale della CGIL Maurizio Landini. 

Uil: “Il decreto lavoro aumenta precarietà

“Siamo preoccupati per le decisioni che stanno emergendo. Il rischio è che, con quel provvedimento, aumenti la precarietà perché potranno essere utilizzati contratti a tempo determinato per la durata di tre anni”. Così il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri esprimendo la sua insoddisfazione sul decreto lavoro del governo Meloni.

Landini: “Metodo decreto non riconosce sindacati, va cambiato”

“Il metodo del decreto lavoro non può essere quello di essere chiamati la domenica sera dopo quattro mesi, il confronto sindacale non esiste. Un metodo di questo natura vuol dire non riconoscere al sindacato e ai lavoratori e ai giovani il ruolo che il sindacato deve avere per far crescere e far migliorare quel contesto. È necessario cambiare questo metodo”. È quanto dichiara Maurizio Landini, segretario della Cgil, a margine della manifestazione.

“Noi abbiamo invitato Giorgia Meloni a Rimini perché abbiamo chiesto al governo di cambiare politiche quindi è venuta al congresso, è stata gentile ma sta facendo delle cose che vanno in un’altra direzione, che non è quella di cui ha bisogno il Paese. Ci vuole una strategia, la gente non arriva a fine mese, non si può essere poveri lavorando, i giovani sono precari e molti se ne devono andare in un altro Paese” ha aggiunto Landini.

Bombardieri: “Ora il governo si occupa di lavoro, ne avevamo perse le tracce”

“Il Governo oggi si occupa di lavoro, peccato che siano passati sei mesi senza che se ne sia occupato. Avevamo perso le tracce dopo i primi due incontri”. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, dal palco della manifestazione per il 1 maggio in corso a Potenza, riferendosi ai confronti svolti a palazzo Chigi tra gennaio e gli inizi di febbraio.

 

 

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