Gian Carlo Blangiardo: "Perdiamo 11 milioni di persone nella fascia di età lavorativa"
L’ex presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo ha partecipato alla terza edizione degli Stati Generali della Natalità a Roma, evento che affronta le problematiche demografiche presenti in Italia. “Parliamo di una popolazione che dal 2014 ha perso un milione e mezzo di abitanti. Questa è la storia di oggi. Il primo bimestre del 2023, confrontato con il primo bimestre del 2022, mette in evidenza un -0,4%, quindi anche quest’anno non siamo partiti proprio benissimo”, ha detto Blangiardo all’Auditorium della Conciliazione a margine della conferenza dal titolo ‘Sos-Tenere#quota500mila’. “Se immaginiamo le prospettive per il futuro, vediamo che secondo previsioni ragionevoli, i 59 milioni di abitanti di oggi nel 2070 scenderebbero a 48 milioni scarsi, quindi perdiamo 11 milioni di abitanti. Peraltro sono 11 milioni di persone in meno nella fascia di età lavorativa”, ha spiegato ancora il presidente dell’Istat. “Gli ostacoli quali sono: il costo, i figli costano. I figli vincono nei termini di tempo. E soprattutto vincolano la donna. Una mamma che ha studiato, che ha portato a casa una laurea. Il tasso di occupazione di una donna single che abbia il diploma di scuola media è intorno al 60%. Invece per una donna che ha sempre il diploma di scuola media ma ha figli piccoli, il tasso scende al 25%. Per le diplomate e le laureate il divario rimane. E’ evidente che avere figli allontana dal mercato del lavoro”, ha concluso Blangiardo.
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