Sul Pnrr non c’è tempo da perdere. È l’appello lanciato dal governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali. “Si discute di presunte insufficienze nel dibattito collettivo riguardo al suo disegno, dell’orizzonte temporale limitato per il raggiungimento degli obiettivi, delle possibili carenze nella capacità di attuarne le misure, ma va sottolineato con forza che il Piano rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese” ha detto Visco. “Anche per questa ragione – insiste – oltre agli investimenti e agli altri interventi di spesa, è cruciale dare attuazione all’ambizioso programma di riforme, da troppo tempo attese, in esso contenuto” le parole del governatore di Bankitalia.
“Miglioramenti del Pnrr sono possibili. Nel perseguimento di eventuali modifiche bisogna però tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee; al riguardo, un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario, nonché utile e costruttivo” aggiunge Visco nelle sue considerazioni finali.
Per Visco il Pnrr è uno “snodo cruciale”. “Esso – ha spiegato il governatore di Bankitalia – deve però essere parte di una più ampia strategia di lungo periodo per agevolare la trasformazione della nostra economia. La rende ancor più necessaria l’ineludibile, duplice sfida che ci attende: ineludibile se si vuole, da un lato, contrastare il cambiamento climatico e i suoi effetti – così deleteri, come drammaticamente ancora una volta dobbiamo oggi registrare – e, dall’altro, stimolare una diffusione ampia e sicura dell’innovazione tecnologica, in primo luogo digitale”. “Anche il sistema finanziario dovrà fare la sua parte. Per cogliere le opportunità connesse con il finanziamento della transizione energetica, gli intermediari dovranno dotarsi di adeguati modelli di valutazione dei rischi climatici, da incorporare nei propri processi operativi. L’obiettivo non è abbandonare tout-court le attività caratterizzate oggi da una più elevata impronta carbonica, ma assistere le aziende energivore, ogni volta che sia possibile e opportuno, nell’intraprendere la strada di una decisa riduzione delle emissioni. Per andare in questa direzione sarà determinante che le imprese forniscano agli intermediari e agli investitori informazioni dettagliate e affidabili e predispongano piani di transizione credibili”.
“Ridurre la dimensione del debito pubblico è una priorità della politica economica, indipendentemente dalle regole europee”. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali. “Un alto debito impone che una quota elevata delle entrate pubbliche sia destinata al pagamento di interessi invece che a impieghi produttivi; pone seri problemi di equità tra le generazioni – evidenzia – rende più difficile l’adozione di misure anticicliche; genera incertezza per gli operatori economici. La necessità di rifinanziarlo ogni anno per importi ingenti rende il Paese vulnerabile alle dinamiche avverse dei mercati, anche quando queste ultime non appaiano giustificate dalle condizioni economiche e finanziarie di fondo”.
“Le forme contrattuali atipiche hanno accentuato la risposta dell’occupazione agli andamenti ciclici dell’economia e favorito in molti nuclei familiari l’aumento del numero di occupati, ancorché con salari modesti. Nel 2022, con la ripresa sostenuta della domanda di lavoro, è cresciuta notevolmente la trasformazione di contratti temporanei in permanenti. In molti casi, però, il lavoro a termine si associa a condizioni di precarietà molto prolungate; la quota di giovani che dopo cinque anni ancora si trova in condizioni di impiego a tempo determinato resta prossima al 20 per cento“. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali citando il Convivio di Dante. “Andranno ascoltati, aiutati dalle altre generazioni a formarsi, senza vincoli, per tradurre in interventi realistici gli schemi che sapranno elaborare per un mondo futuro, non più povero, ma più sicuro e più giusto”, aggiunge.
“Non siamo però solo ‘animali sociali’. Come scrive Yuval Noah Harari, ci contraddistingue la capacità ‘non solo di immaginare le cose, ma di farlo collettivamente’. Questa capacità di immaginare il futuro sarà cruciale” e “spetta proprio ai più giovani, meno condizionati dal passato, immaginare quel mondo, individuarne le opportunità”. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali citando il Convivio di Dante. “Andranno ascoltati, aiutati dalle altre generazioni a formarsi, senza vincoli, per tradurre in interventi realistici gli schemi che sapranno elaborare per un mondo futuro, non più povero, ma più sicuro e più giusto”, aggiunge.
“Come negli altri principali paesi, l’introduzione di un Salario minimo, definito con il necessario equilibrio, può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale“. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali ricordando che “troppi, non solo tra i giovani, non hanno un’occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate”.
“Le previsioni di crescita dell’economia mondiale nei prossimi mesi restano incerte“, ha sottolineato Visco nelle sue considerazioni finali. “Pesa il persistere del conflitto in Ucraina – elenca – vi sono dubbi circa l’intensità della ripresa dell’economia cinese, che ha fatto seguito alla rimozione, alla fine dell’anno passato, delle misure particolarmente restrittive mantenute per il contrasto alla pandemia. Con la discesa dei prezzi dell’energia, l’inflazione oggi è in flessione, in Europa come negli Stati Uniti. La componente di fondo, calcolata cioè al netto dei beni energetici e alimentari, si mantiene però elevata e si conferma, per il momento, l’intonazione restrittiva delle politiche monetarie volte a tenere sotto controllo la tendenza dei prezzi nel medio periodo. Agli effetti dell’adozione di tali politiche in modo pressoché sincronizzato in tutti i principali paesi si possono aggiungere, sul piano internazionale, rischi di instabilità del sistema finanziario”.
“Le conseguenze politiche, economiche e finanziarie del drammatico conflitto che ancora ha luogo in Ucraina, inconcepibile alla luce delle lezioni della storia del nostro Novecento e inaccettabile per la violazione dei basilari principi di diritto internazionale che ne erano seguiti, si annunciano profonde e di lunga durata. Bisognerà farvi fronte, non abbandonando ma rafforzando l’impegno nella cooperazione internazionale.”. Così il governatore di Bankitalia Ignazio Visco nelle sue considerazioni finali.
Gli andamenti positivi di alcuni settori come costruzioni, manifattura, export, accumulazione capitale, “questi andamenti, pur favoriti da generose politiche pubbliche, riflettono il maturare di graduali progressi. La ristrutturazione del tessuto produttivo ha permesso alle imprese di affrontare la crisi pandemica e lo shock energetico con un assetto finanziario più solido ed equilibrato che nei precedenti gravi periodi di crisi”, afferma Visco parlando dell’economia italiana.