Si comincia giovedì 6 luglio, Confcommercio: "213 euro di spesa media a famiglia"
Domani partiranno i Saldi in tutta Italia ad eccezione della Provincia autonoma di Bolzano (14 luglio). Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 213 euro – pari a 95 euro pro capite – per un valore complessivo di 3,4 miliardi di euro.
“Sono particolarmente soddisfatto per la scelta operata per la prima volta in Italia da tutte le regioni di partire giovedì 6 luglio con i Saldi estivi evitando così un’inutile concorrenza tra territori. Saranno Saldi importanti per i consumatori che potranno acquistare articoli di moda a prezzi molto convenienti e rinnovare il guardaroba estivo con nuovi colori, modelli e tendenze che corrispondono ad una voglia di socialità e d’innovazione. Anche in quest’occasione i negozi di moda contribuiranno in maniera sostanziale al contenimento dei prezzi e, di conseguenza, dell’inflazione. E ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022″, ha commentato il presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni.
“Inoltre, la novità di quest’anno è l’applicazione dal 1° luglio del nuovo Codice del Consumo che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e Saldi ed introduce per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online. Un’importante risposta alla richiesta di Federazione Moda Italia e Confcommercio a tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’. E per approfondire tutti gli aspetti legati all’introduzione delle nuove norme in questo periodo abbiamo avviato una serie di incontri sul territorio con gli imprenditori e le associazioni locali”, ha aggiunto Felloni.
Unc: “Sconti in salita su gennaio 2023 ma meno di luglio 2022”
“Saldi al via da domani con sconti in risalita rispetto a quelli praticati a gennaio, ma inferiori a quelli della scorsa estate”. È quanto emerge dallo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, che ha analizzato i ribassi effettivamente praticati dai commercianti negli ultimi anni secondo le rilevazioni Istat, stimando il trend di quest’anno.
“L’Abbigliamento (Indumenti + Accessori) quest’anno registra un abbassamento medio dei prezzi del 21,5%, in aumento di 2,1 punti percentuali su gennaio 2023 e in flessione di 0,3 punti sui Saldi della scorsa estate. Il record della convenienza spetta agli Indumenti, che con una riduzione del 23,3% rappresentano la voce più scontata, +2,3 punti sui Saldi invernali, -0,2 punti su quelli precedenti estivi”, sottolinea l’Unc.”Le Calzature segneranno un ribasso del 19,1%, +1,6 punti rispetto all’inverno 2023, -0,6 punti sull’estate 2022. Nel complesso, per Abbigliamento e calzature lo sconto sarà del 21,1% (+2 punti su gennaio 2023, -0,3 su luglio 2022). La diminuzione minore del prezzo, come sempre, spetta agli Accessori (guanti, cravatte, cinture…), con una flessione dei listini del 10,7%”, aggiunge l’analisi dell’associazione.
“Quest’anno, grazie all’entrata in vigore del decreto legislativo n. 26 del 7 marzo 2023, che attua la direttiva Ue 2019/2161, sarà più rischioso barare sugli sconti, ma certo non impossibile. In assenza di controlli, infatti, cosa tipica italiana, nulla cambierà e i commercianti scorretti potranno continuare a praticare sconti farlocchi”, afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Per questo chiediamo che domani i sindaci mandino i vigili a fare controlli a tappeto per controllare i prezzi, così da premiare i venditori onesti, che sono la maggioranza. Nel frattempo continuiamo a suggerire ai consumatori di guardare sempre al prezzo effettivo da pagare e di non farsi incantare da ribassi improbabili del 50 o del 70%, che spesso nascondono fondi di magazzino o prezzi vecchi gonfiati. I dati Istat, infatti, ci dicono che in media gli sconti sono inferiori al 25%”, aggiunge Dona.
Codacons: “Turisti salveranno il commercio”
“Il maltempo che ha imperversato sul nostro paese nelle scorse settimane, e la forte ripresa del turismo nelle città italiane, daranno un impulso positivo ai Saldi estivi 2023, anche se sulla spesa dei consumatori incombe il caro-prezzi che potrebbe ridurre il budget procapite da dedicare agli sconti di fine stagione”. Lo afferma il Codacons in occasione dell’avvio della stagione dei Saldi che scatterà in tutta Italia da domani 6 luglio.
“Il maltempo che tra aprile e la prima metà di giugno si è riversato sulla nostra penisola ha rivoluzionato le scelte dei cittadini nel comparto abbigliamento e calzature, portando gli italiani a rimandare gli acquisti in attesa dell’arrivo della bella stagione, acquisti che almeno in parte saranno effettuati ora in occasione degli sconti”, spiega il Codacons, per cui “a salvare il commercio, però, saranno soprattutto gli stranieri: la massiccia ripresa del turismo nel nostro paese e le presenze di visitatori nelle principali città italiane, alimenteranno il business dei Saldi, specie nei centri storici, negli outlet e presso le boutique d’alta moda. Tuttavia – avvisa l’associazione – l’inflazione alle stelle e l’emergenza prezzi che investe il nostro paese rischiano di influire sui budget di spesa che i consumatori italiani dedicheranno ai Saldi, portando ad una maggiore prudenza durante gli acquisti”.
“L’associazione ricorda infine come i Saldi estivi 2023 partiranno con le nuove regole sui prezzi imposti da una direttiva Ue, e l’obbligo dei commercianti di indicare il prezzo praticato nei 30 giorni antecedenti l’avvio degli sconti, in modo da impedire Saldi “farlocchi”: i negozianti che non si atterranno a tale nuova regola, vanno incontro ad una sanzione pecuniaria da 516 a 3.098 euro”, conclude il Codacons.
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