A dirlo il segretario generale, Marco Barbieri: "Raccolto preoccupazioni da parte dei commercianti"
L’aumento dei costi per accedere all’Area C nel centro di Milano “avrà ripercussioni sui prezzi dei prodotti finali”. A dirlo è Marco Barbieri, segretario generale Confcommercio Milano, a commento della decisione annunciata dalla giunta milanese di passare dagli attuali 5 euro ai 7,5 euro per l’ingresso in Area C a partire dal prossimo 30 ottobre. “Questo aumento non sarà solo per il traffico di persone ma anche per il trasporto merci“, spiega Barbieri, e “i commercianti cercheranno di assorbire il possibile, come è stato in settembre con gli aumenti delle materie prime e dell’energia, ma inevitabilmente a un certo punto dovranno scaricare questi aumenti sul prezzo finale nei confronti dei consumatori. Quindi il rischio forte è che ci sia un aumento dei prezzi”, prosegue. “Abbiamo raccolto preoccupazioni da parte dei commercianti perché il tema del vivibilità e del costo della vita di Milano si riflette su una capacità di consumi, quindi non si può dire che l’aumento dell’Area C porterà a una riduzione di presenze e di turisti”, conclude Barbieri, “ma comporterà un aumento del costo della vita perché i prezzi aumenteranno. C’è un’inflazione a costo, i prezzi aumentano perché aumentano i costi”.
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