La voci di Cgil, Cisl e Uil dopo il confronto con il ministro Salvini
È confermato lo sciopero del trasporto ferroviario di domani. Lo riferiscono i sindacati al termine del confronto convocato dal ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, con i sindacati e i rappresentanti di Trenitalia e Italo. Lo stop partirà domani notte alle 3 fino alle 2 della notte di venerdì 14 con una fascia di garanzia per i pendolari che va dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. “La responsabilità” dello sciopero del trasporto ferroviario “è da ascrivere totalmente al comportamento delle aziende, sia Trenitalia, sia Italo. In questi mesi non è stato fatto nulla di concreto per rispondere alle esigenze dei lavoratori” ha detto Roberto Napoleoni, segretario nazionale della Uil trasporti. “Il ministro ha chiesto se c’erano le condizioni per rinunciare allo sciopero e oggettivamente non c’erano. C’è un tempo per tutto e non si può pensare che lo sciopero venga disdetto poche ore prima che inizi” ha invece sottolienato Eugenio Stanziale segretario nazionale della Filt Cgil. “Non si può mettere il sindacato spalle al muro a 10 ore dallo sciopero e chiedere di rinviarlo quando tutto è stato fatto secondo le regole e secodo quanto prevede la legge” il commento di Gaetano Riccio della segreteria nazionale Fit-Cisl.
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