Dopo l'allarme sui rincari il governo precisa: "Aumento nell'ultima settimana è stato di 4 centesimi". Ed esclude il taglio delle accise
Le precisazioni del governo sul caro benzina dopo che Assoutenti e altre associazioni hanno lanciato l’allarme sui rincari dei carburanti: sabato scorso la verde, in modalità servito su alcune autostrade, ha superato i 2,5 euro al litro. Questa mattina in conferenza stampa il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha sottolineato che il rincaro medio dei carburanti nell’ultima settimana è stato di 4 centesimi, a causa principalmente dell’aumento delle quotazioni internazionali. Una precisazione arrivata dopo la nota di ieri sera, 30 luglio, in cui il Mimit ha chiarito che i prezzi medi nazionali di gasolio e benzina “sono ben al di sotto dei 2 euro al litro” attestandosi a 1,89 euro per la benzina e 1,74 euro per il gasolio, e ha precisato che il “prezzo industriale di benzina e gasolio, al netto quindi della tassazione, in Italia resta stabilmente più basso di quello in Spagna, Germania e Francia”. Il ministero ha definito “casi isolati” quelli in cui sono stati rilevati aumenti oltre i 2,50 euro al litro.
Da domani obbligo di esporre prezzi medi in autostrada
Al via intanto da domani, primo agosto, l'”operazione trasparenza” sui prezzi dei carburanti: dal primo agosto le stazioni di servizio saranno obbligate a esporre, accanto al cartellone con i prezzi praticati, anche il prezzo medio giornaliero. Il Tar del Lazio, il 28 luglio scorso, ha respinto la richiesta di sospensiva del provvedimento che impone questo obbligo, presentata dalle associazioni dei benzinai. Il decreto, approvato a gennaio scorso, prevede che il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica provvederà ogni giorno all’elaborazione del calcolo del prezzo medio giornaliero del carburante, di cui verrà data immediata comunicazione attraverso la pubblicazione sul sito del ministero stesso: a quel punto i gestori avranno l’obbligo di aggiornare i prezzi anche nel proprio impianto.
Governo esclude taglio accise
In ogni caso, l’esecutivo ha escluso che per contrastare i rincari possano essere tagliate le accise. “Le risorse pubbliche devono andare laddove c’è davvero un’emergenza“, ha detto Urso, ricordando che il precedente taglio era stato deciso a fronte del forte aumento dovuto all’esplosione del conflitto in Ucraina e “non è questo il caso oggi”
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