L'ad Eddie Wilson a LaPresse: "Norme acchiapavoti, ci hanno già provato i sovietici"
La norma contro il caro voli contenuta nel dl asset è “illegale” e va eliminata. Lo ha detto l’amministratore delegato di Ryanair, Eddie Wilson, in un’intervista a LaPresse, spiegando che le conseguenze del decreto sarebbero esattamente l’opposto di quello che vuole ottenere il governo. Con un tetto ai prezzi “perché mai dovrei volare in inverno”, oppure “se ho un aereo a Catania e posso scegliere se collegare Trieste o Barcellona, ma sulla tratta Catania-Trieste c’è un tetto dovre andrò? A Barcellona ovviamente” o ancora “taglierò le frequenze dalle isole verso il continente”. L’unico modo per ridurre i prezzi, sostiene Wilson, è garantire la competizione e aumentare l’operatività.
“Trovata populista”
Le norme sul caro voli sono norme “acchiappavoti” una “trovata populista” che trova un precedente nella Russia Sovietica. “Ci hanno provato a Mosca nel 1917”, sostiene l’Amministratore delegato di Ryanair, intervistato da LaPresse rispetto alle misure messe a punto dal governo nel dl asset per fronteggiare i rincari sui prezzi dei biglietti aerei per le isole.
“Nessun algoritmo, non profiliamo i clienti”
“Non esiste nessun algoritmo e non ‘profiliamo’ i clienti, come potremmo? Chi lo pensa forse guarda un po’ troppo Netflix e non sa come funziona il mondo reale” ha detto Wilson, commentando con LaPresse le ‘accuse’ rivolte alle compagnie aeree di utilizzare un algoritmo e profilare gli utenti per definire i prezzi dei biglietti, su cui recentemente il governo è intervenuto con le norme contro il caro voli nel del asset. “Non so e non mi interessa sapere chi è che acquista i voli. A cosa servirebbe ‘profilare’? Non puoi convincere a volare con te chi non vuole, è il prezzo competitivo che, in caso, può farlo. Per questo noi abbiamo avuto successo: per anni abbiamo offerto prezzi bassi. Chi pontifica su questi temi non ha idea di cosa parla. Chi consiglia il ministro Urso – incalza Wilson – evidentemente non sa niente né di aerei né di economia”.
“Cartello? Un insulto, abbiamo ‘liberato’ italiani”
Le accuse di fare cartello sono “un insulto” per Ryanair che “ha raggiunto oltre 185 milioni di passeggeri abbassando i prezzi. Abbiamo liberato i cittadini italiani portandoli in tutto il mondo con tariffe basse” ha detto l’Ad del vettore low cost, intervistato da LaPresse sulle norme contro il caro voli messe a punto nel dl asset. “Non abbiamo bisogno di parlare con compagnie incompetenti” incalza Wilson, che attacca anche il presidente della regione Sicilia, Renato Schifani, che nei giorni scorsi aveva accolto con grande entusiasmo il provvedimento annunciato dall’esecutivo. “Perché non dà un’occhiata alla mail alle tre proposte che gli abbiamo inviato” per aumentare l’operatività del vettore nell’isola?, insiste l’Ad.
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