Il segretario dell'Unione Radiotaxi italiana

Loreno Bittarelli, segretario dell’Unione Radiotaxi italiana e a capo della più grande cooperativa taxi d’Europa, mette in guardia il governo su quello che sarà uno dei nodi più spinosi per Meloni nel ritorno ai lavori. “Il decreto va convertito entro il 5 ottobre quindi ci sarà il tempo di convocarci o se non lo faranno lo chiederemo noi per dare suggerimenti su modifiche che vanno assolutamente fatte. Dalle parole di Urso sembra ci sia spazio per migliorare il decreto durante l’iter, ma a parole sono tutti pronti: vedremo se lo faranno. Io però non credo che questo governo voglia mettersi contro la nostra categoria che rappresenta un buon serbatoio di voti!”, ha dichiarato a LaPresse il rappresentante delle auto bianche.

Nell’ultimo Consiglio dei ministri il governo ha infatti varato l’atteso decreto legge Omnibus “Asset, attività economiche e investimenti strategici’ che mette mano al comparto dopo i vari episodi documentati dalle cronache e che hanno interessato soprattutto le grandi città: lunghe attese, pochi taxi e trasporto in tilt. “Le file? – risponde Bittarelli – Ci sono momenti in cui c’è la fila di cittadini in attesa di taxi ma altri momenti in cui ci sono i taxi in attesa di clienti. Si potrebbe pensare di utilizzare al meglio le soglie orarie e dare più informazioni chiare sui costi. Quando c’è il picco di richiesta si applica un prezzo, quando c’è un momento di fiacca si può pensare ad abbassare il prezzo. Questo può orientare meglio le scelte del cittadino”.

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