È quanto emerge dalle previsioni economiche d'estate presentate dall'Esecutivo Ue. Domanda debole, i prezzi pesano più del previsto
La Commissione europea rivede al ribasso la crescita del Pil in Italia. Sarà dello 0,9 per quest’anno e dello 0,8 per il 2024, rispetto all’1.2% e 1,1 delle previsioni di primavera presentate a maggio. È quanto emerge dalle previsioni economiche d’estate presentate oggi dall’Esecutivo Ue. La crescita economica dell’Italia ha iniziato a rallentare lo scorso anno, arrestando la ripresa post-pandemia che aveva portato la crescita al 7,0% nel 2021 e al 3,7% nel 2022. Dopo una ripresa nel primo trimestre del 2023, il Pil è diminuito dello 0,4% su base trimestrale nel secondo trimestre, trainato dal calo della domanda interna, in particolare degli investimenti nell’edilizia.
Crescita Ue cala allo 0,8 nel 2023 e 1,4 nel 2024
L’economia dell’Ue continua a crescere, anche se con uno slancio ridotto. La previsione rivede la crescita dell’economia dell’Ue allo 0,8% nel 2023, dall’1% previsto nelle previsioni di primavera, e all’1,4% nel 2024, dall’1,7%. Rivede inoltre la crescita nell’area euro al ribasso allo 0,8% nel 2023 (dall’1,1%) e all’1,3% nel 2024 (dall’1,6%).
Istat: “Rallenta economia internazionale, inflazione resta alta”
L’economia internazionale è in rallentamento caratterizzata da dinamica eterogenea per aree geografiche e settori, inflazione ancora elevata ma in calo e condizioni di finanziamento restrittive che pesano soprattutto sulla domanda interna. Così la nota mensile dell’Istat sull’andamento dell’economia italiana. L’economia internazionale è in rallentamento caratterizzata da dinamica eterogenea per aree geografiche e settori, in-flazione ancora elevata ma in calo e condizioni di finanziamento restrittive che pesano soprattutto sulla domanda interna. Dal lato dell’offerta, il comparto manifatturiero sta sperimentando una particolare debolezza e quello dei servizi ha perso lo slancio fornito dalle riaperture post-pandemia.
Gentiloni: “Ha sorpreso ribasso Italia nel secondo trimestre”
“In Italia, la crescita nel secondo trimestre ha sorpreso al ribasso con una contrazione dello 0,4%, trainata dal calo della domanda interna”. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni economiche d’estate della Commissione europea. “Sebbene sia previsto un leggero rimbalzo nella seconda metà di quest’anno e nel prossimo, le proiezioni di crescita annuale sono state riviste al ribasso a partire dalla primavera. Si prevede che il Pil italiano crescerà dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024″, ha precisato.
Ue: “Con stop incentivi Superbonus giù domanda e Pil”
La crescita economica dell’Italia ha iniziato a rallentare lo scorso anno, arrestando la ripresa post-pandemia che aveva portato la crescita al 7,0% nel 2021 e al 3,7% nel 2022. Dopo una ripresa nel primo trimestre del 2023, il Pil è diminuito dello 0,4% su base trimestrale nel secondo trimestre, trainato dal calo della domanda interna, in particolare degli investimenti nell’edilizia. A questo sviluppo ha contribuito la graduale eliminazione degli incentivi straordinari e temporanei per le ristrutturazioni edilizie decisi durante la pandemia, che hanno spinto fortemente l’attività edilizia negli ultimi due anni. È quanto emerge dalle previsioni economiche d’estate presentate oggi dalla Commissione europea. Alcuni indicatori congiunturali, tra cui la produzione industriale, che erano in peggioramento da diversi mesi, si sono stabilizzati durante l’estate, suggerendo un marginale rimbalzo nella seconda metà dell’anno. Nel complesso, si prevede che il Pil cresca dello 0,9% nel 2023 e dello 0,8% nel 2024, comportando una revisione al ribasso di 0,3 punti percentuali ogni anno.
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