Il presidente dell'Autorità di regolazione per i Trasporti, Nicola Zaccheo: "I comuni hanno facoltà durante i picchi di domanda"
Nelle linee guida dell’Autorità di regolazione dei Trasporti è “prevista la possibilità” per i Comuni “di emettere licenze temporanee per i Taxi durante i periodi di picchi” della domanda. Così il presidente dell’Autorità di regolazione per i Trasporti, Nicola Zaccheo, in occasione della presentazione della decima relazione annuale al Parlamento, oggi alla Camera. Secondo Zaccheo l’Autorità “può giocare un ruolo importante” sul fronte del “monitoraggio sulle licenze. Le linee guida offrono un valido riferimento a supporto di eventuali azioni governative non solo di carattere straordinario”. “Le nostre linee guida – aggiunge Zaccheo – prevedono la possibilità di licenze temporanee e di stabilire il numero ottimale di licenze necessarie“.
“Le linee guida” dell’Autorità di regolazione dei Trasporti “in materia di adeguamento del servizio Taxi per Regioni ed enti locali sono uno strumento a disposizione delle amministrazioni – spiega Zaccheo – per prevenire e contenere eventuali criticità relative alla qualità del servizio, maggiore flessibilità in ambito tariffario, inclusività sociale uniformità delle procedure per il rilascio di nuove autorizzazioni”. Inoltre si fa presente che “sono in corso le attività di collaborazione con la Regione Lombardia” per “l’adeguamento del livello tariffario del servizio Taxi del bacino aeroportuale lombardo, nonché le interlocuzioni con Roma Capitale, relative al nuovo regolamento per la disciplina degli autoservizi pubblici non di linea e fina lizzato a modifiche del sistema tariffario”.
Sindacati: “Dimezzare nuove licenze al 10%”
Bisogna dimezzare l’aumento delle licenze Taxi. È una delle proposte avanzate da Claai, Unione artigiani, S.a.ta.m., Tam, Acai Taxi, Federtaxi Cisal, Uritaxi, Ugl Taxi – UTI Unione Tassisti Italiani e Associazione tutela legale Taxi, oggi in audizione in Senato sul Dl asset. Se il testo, infatti, incrementa le licenze del 20%, i sindacati dei tassisti chiedono che questo aumento non superi il 10% delle licenze già rilasciate, “tramite un concorso straordinario per il rilascio, a titolo oneroso”, scrivono.Nell’emendamento presentato si chiede poi che “il contributo da versare ai fini dell’assegnazione della licenza” sia fissato “da ciascun comune sulla base di una ricognizione del valore locale di mercato delle licenze per l’esercizio del servizio di Taxi, che in nessun caso potrà essere inferiore al prezzo rilevato dai dati dei trasferimenti di licenza forniti dall’Agenzia delle Entrate”. Infine, i sindacati hanno chiesto di stabilire di poter assegnare al singolo tassista “una singola licenza temporanea annuale, rinnovabile per un solo anno, per evitare fenomeni speculativi”.
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