Secondo il Ceo della compagnia, Michael O'Leary le informazioni riportate dall'Ente contengono "molteplici errori"
Ryanair chiede le dimissioni del Presidente Enac, Pierluigi Di Palma per “il falso rapporto prodotto dall’Enac e presentato al Governo Italiano sul prezzo dei biglietti aerei”. Secondo il vettore low cost, le informazioni riportate dall’Ente contengono “molteplici errori, tra cui false affermazioni su biglietti aerei, inesistenti, da 1.000 euro, false affermazioni su algoritmi inesistenti relativi a telefoni cellulari, geolocalizzazioni o browser Internet e false affermazioni su regimi di oligopolio nel mercato italiano”.
Di Palma, secondo il Ceo della compagnia, Michael O’Leary, “non sottolinea l’obbligo legale dell’Italia di garantire la libertà di prezzo sia per i vettori italiani che per quelli dell’Ue che operano nel mercato italiano” dimostrando così di non essere “idoneo a supervisionare le attività dell’Enac. Non ci sono prove di alcuna collusione dei prezzi tra le compagnie aeree, specialmente quando Ita applica tariffe molto elevate e Ryanair offre solo tariffe basse”, sottolinea l’Ad, stressando in particolare le parole del presidente pronunciate ieri nel corso dell’audizione in Senato sul dl Asset rispetto alla presenza di oligopoli sul mercato aereo italiano.
“Se era davvero preoccupato per gli oligopoli, allora perché l’Italia propone di vendere Ita a Lufthansa, la compagnia aerea con le tariffe più alta d’Europa? La vendita di Ita a Lufthansa ridurrà il numero di concorrenti nel mercato italiano, ma Di Palma e l’Enac non sembrano avere problemi con questa vendita, che ridurrà la concorrenza ed aumenterà ulteriormente le tariffe Ita”, provoca O’Leary.
Urso: “A Ryanair ogni anno milioni di incentivi”
“C’è stato un fenomeno anomalo con la crisi di Alitalia che ha portato compagnie come Ryanair” a beneficiare di numerosi “incentivi di Stato”. Lo ha sottolineato il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ospite a SkyTg24. Gli incentivi dati dalle gestioni aeroportuali – sotto varie forme – alle low cost, sono stati “almeno 300 milioni di euro”, andati per lo più a Ryanair, ricorda Urso. E aggiunge: “Moltiplicate per 20 anni e avrete la somma totale” degli aiuti ricevuti.
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