La classifica dell'Unione Nazionale Consumatori. Il caro vita è invece più basso a Potenza e Catanzaro
È Grosseto la città col maggior rincaro medio annuo per famiglia media. L’Istat ha reso noti oggi, 15 settembre, i dati territoriali dell’inflazione di agosto, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città e delle regioni più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di regione o dei comuni con più di 150 mila abitanti. In testa alla graduatoria di Unc, per rincaro annuo per famiglia media, c’è Grosseto, dove l’inflazione tendenziale è pari a +7,2%, che si traduce in una maggior spesa aggiuntiva su base annua equivalente a 1623 euro per una famiglia media. Milano, con una inflazione al +5,8% su agosto 2022, è seconda con un incremento di spesa pari a 1575 euro a famiglia. Lodi (+6,2%) sul gradino più basso del podio, con una spesa supplementare pari a 1574 euro annui per una famiglia tipo. Al quarto posto Varese, con una stangata pari a 1556 euro, seguita da Genova che ha un rincaro annuo per famiglia media pari a 1548 euro. Seguono Alessandria, (+1511 euro), Lecco (+1472 euro), Torino (+1403 euro) poi Perugia (+1401 euro). Chiude la top ten Ravenna (+1377 euro). Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è sempre Potenza che, con l’inflazione più bassa del Paese (+3,4%) registra “solo” 671 euro in più all’anno di spesa per famiglia. Virtuose anche Catanzaro (+784 euro), e Caserta (+797 euro).
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