Gas, a settembre prezzo bolletta +4,8%

In diminuzione invece la spesa per la famiglia tipo nell'anno scorrevole, a 1.459 euro

In aumento la bolletta del gas per la famiglia tipo in tutela per i consumi di settembre, che sale del 4,8% rispetto ad agosto. Lo comunica Arera, autorità di regolazione del settore energetico. Nel dettaglio, per il mese di settembre, che ha registrato una quotazione media all’ingrosso superiore rispetto a quella del mese di agosto, il prezzo della sola materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela, è stato pari a 37,05 euro a megawattora. L’aggiornamento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di settembre rispetto al mese precedente, è determinato interamente dall’aumento della spesa per la materia gas naturale, +4,8%. Rimangono invariati gli oneri generali e la tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura, precisa Arera.

Spesa famiglia 1.459 euro l’anno (-13,9%)

Arera comunica inoltre che la spesa per il gas della famiglia tipo nell’anno scorrevole (ottobre 2022 – settembre 2023) è stata di 1.459 euro circa, al lordo delle imposte, e risulta in calo del 13,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (ottobre 2021 – settembre 2022).

Assoutenti: pessimo segnale in vista inverno

L’aumento delle tariffe del gas del 4,8% a settembre equivale a una maggiore spesa pari a +61 euro a famiglia su base annua, con la bolletta del gas che, ai nuovi prezzi, raggiunge quota 1.327 euro a nucleo, considerato il periodo 1° settembre 2023/31 agosto 2024. Lo afferma Assoutenti, commentando l’aggiornamento tariffario disposto da Arera. “L’aumento delle tariffe gas rappresenta un pessimo segnale in vista dell’inverno, purtroppo del tutto atteso – spiega il presidente Furio Truzzi –. Avevamo previsto nelle settimane scorse un rialzo dei prezzi dell’energia sui mercati come effetto della maggiore domanda, ma il nostro timore è che con la riaccensione degli impianti di riscaldamento nelle case italiane i prezzi del gas possano schizzare alle stelle, replicando quanto avvenuto negli ultimi due anni”.

“Per questo invitiamo il Governo a tenere alta la guardia, adottando tutte le misure di contrasto volte a tutelare le tasche degli italiani, ma chiediamo soprattutto all’esecutivo di riaprire la discussione sul mercato tutelato, sulla corsa selvaggia all’accaparramento di clienti sul mercato libero e sul fenomeno del telemarketing illegale, considerato che l’energia è un bene garantito come servizio primario ed essenziale alle famiglie e come tale deve essere adeguatamente tutelato”, conclude Truzzi.