Il governatore uscente di Bankitalia: "Non penso ci sia speculazione contro l’Italia"
Il governatore uscente di Banca d’Italia, Ignazio Visco, ha esortato il governo Meloni a placare i timori degli investitori sul debito e ad affrontare le riforme necessarie per rilanciare la crescita. “Non penso che sia una speculazione contro il Paese. Penso che sia fondamentalmente una preoccupazione sul tasso di crescita potenziale a lungo termine dell’economia”, afferma al Financial Times precisando che “ovviamente bisogna comprendere perché i mercati si preoccupano”. La settimana scorsa i rendimenti dei titoli decennali del debito italiani saliti oltre il 5% per la prima volta dalla crisi del debito sovrano europeo di 11 anni fa lo spread che ha superato quota 200 punti. Inoltre, il mese scorso il Paese ha aumentato la previsione del rapporto deficit/Pil fiscale per quest’anno al 5,3% e per il prossimo anno al 4,3%. Per quanto riguarda il rapporto debito-Pil, tra i più alti in Europa, è previsto aumentare oltre il 140%.
“L’aumento del rapporto debito/Pil è dovuto principalmente alla deludente performance del Pil“, evidenzia Visco, avvertendo che “anche il settore dei servizi sta rallentando” e che una recessione a livello di zona euro sarebbe possibile nella seconda metà del 2019 quest’anno. Visco evidenzia poi che il governo Meloni “ha ottenuto risultati migliori di quanto molti si aspettassero” sulle politiche di bilancio, ma, riporta ancora il quotidiano economico britannico, ha esortato il governo a riconoscere che gli investitori internazionali hanno preoccupazioni legittime in un clima di tassi di interesse in aumento, costi energetici elevati, tensioni nel sistema commerciale globale e rapido invecchiamento della popolazione italiana. “Ecco perché bisogna rispondere ai mercati con due elementi: in primo luogo, una visione del piano di crescita a lungo termine e, in secondo luogo, l’azione a breve e medio termine per quanto riguarda gli squilibri fiscali”, rimarca Visco.
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