Il presidente di Confindustria: "La flat tax non è la strada corretta"
“Ritieniamo che sia una manovra molto ragionevole. Con i fondi che erano a disposizione e le risorse finanziarie che aveva, il governo ha cercato di mantenere il taglio contributivo del cuneo fiscale”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, ospite di Agorà su Rai tre. “Vogliamo vedere quanto verrà messo sullo stimolo agli investimenti, che è la cosa molto importante in questo paese in quanto stanno rallentando in maniera molto forte”, ha sottolineato Bonomi, aggiungendo che è “molto difficile pensare a interventi strutturali se non si interviene sulla riqualificazione della spesa pubblica. Se si potesse riqualificare il 4 o 5% della spesa pubblica – e si può e si deve fare – avremmo a disposizione le risorse per fare gli interventi strutturali”.
“Credo che la flat tax” per i lavoratori dipendenti “non sia la strada corretta. Gli interventi che abbiamo visto fino a oggi non sono una vera flat tax, perché erano rivolti solo a una piccola platea di contribuenti. Anche perché la Costituzione è ben chiara sulla progressività e la contribuzione che ogni cittadino deve fare in tema di tassazione” ha detto Bonomi.
Il numero uno di Confindustria poi parla dei dati sulla crescita italiana. “Noi non siamo stati né troppo ottimisti prima e non lo siamo adesso pessimisti. Se guardiamo le proiezioni dicono che quest’anno cresceremo del +0,7% +0,8%. La Germania ha annunciato una recessione, un -0,7% -0,8%. Stiamo parlando di 16 punti di crescita più della Germania”, ha affermato. “Detto ciò, quello che sta succedendo a livello mondiale ha portato a una contrazione del commercio mondiale. Sappiamo quanto è importante l’export per l’economia italiana e quindi segnali di preoccupazione ce ne sono, però strutturalmente l’industria italiana è forte”, ha aggiunto.
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