Il governo sta trattando con Arcerlor Mittal ed esclude la chiusura dei siti dell’ex gruppo Ilva o l’amministrazione straordinaria. Ci sarà un nuovo tavolo entro il 7 novembre a Palazzo Chigi. Lo hanno riferito i sindacati dal palco di piazza Santi Apostoli, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i capi di gabinetto di Meloni, Urso, Fitto e Calderone.
Attualmente, l’esecutivo starebbe trattando con Arcelor Mittal ma si tratta di un confronto “difficilissimo”, che impone di riscrivere tutti gli equilibri. Per questo in caso il dialogo con il colosso franco-indiano dovesse fallire, il governo valuta un ‘Piano-B’, delle “alternative rispetto a Mittal”, hanno aggiunto invece i sindacati al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con i capi di gabinetto di Meloni, Fitto, Urso e Calderone.
Questa mattina a Roma la manifestazione dei lavoratori che hanno anche bloccato per 15 minuti la diramazione Roma Sud per 15 minuti.
In corteo centinaia di lavoratori. Da Taranto a Genova gli operai sono partiti nella notte da tutti i siti del gruppo per arrivare nella Capitale e chiedere al governo ilconfronto sulla situazione delle acciaierie, poi avvenuto, che versano in una situazione ormai gravissima. Pochi giorni fa il presidente di Accierie d’Italia, Franco Bernabè, aveva paventato il rischio di uno stop della fornitura di gas all’azienda, che deve pagare un downpayment di circa 100 milioni al fornitore. Le tute blu rivendicano il rispetto di quegli accordi che prevedono la salita dello Stato – già slittata dal 2022 al 2024 – in maggioranza, contro la linea tenuta invece da Palazzo Chigi che, al contrario, batte la strada della maggioranza al privato, Arcelor Mittal, con cui sta conducendo un dialogo serrato per arrivare ad un accordo con il colosso franco-indiano di cui però, per ora, non si hanno dettagli.