Le parole del presidente di Confindustria all’assemblea in corso a Torino

Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’Assemblea Generale 2023 Unione Industriali Torino al Teatro Regio ha parlato della riforma sul Premierato esprimendo alcune perplessità. “Sul tema della stabilità politica siamo sempre stati molto chiari. Lo abbiamo sempre detto. Non siamo contrari a questa riforma che viene proposta, purché vada nella direzione che si è chiesta. La mia sensazione è che sia una riforma a metà e le riforme a metà non funzionano, creano problemi”, ha detto il capo degli industriali.  “Se vogliamo un premierato che sia un premierato, perché se si vuole dare la possibilità agli italiani di scegliere il primo ministro, così deve essere. Non ci può essere il caso in cui se il primo ministro non va bene allora se ne sceglie uno della maggioranza, purché faccia il programma previsto al tempo delle elezioni”, ha aggiunto Bonomi.

crescita rallenta ma ora ci sono risorse

“L’Italia sta attraversando un momento particolare. Un momento nel quale dobbiamo stare attenti a come lo definiremo” perché “tutti i parametri dicono che stiamo rallentando e il risultato è che ne verrà fuori una guerra politica”, ha spiegato Bonomi che ha poi sottolineato: “Dal 2008 in poi non abbiamo avuto performance di crescita straordinarie e stiamo tornando a quei livelli. Ma oggi abbiamo l’opportunità di cambiare. La vera sfida per il governo è le fare cose che ultimi 50 anni non sono state fatte perché ci hanno detto che non c’erano risorse e le risorse ci sono. Non ci sono più scuse”.

Italia non ci riconosce ruolo che dovrebbe

Bonomi ha poi colto l’occasione per parlare di come l’unione degli industriali è vista all’interno del sistema Paese. “L’Italia è un Paese straordinario. Siamo innamorati del nostro Paese, magari il nostro Paese non ci riconosce quel ruolo che dovrebbe riconoscersi, magari non è così innamorato di noi come noi lo siamo del nostro Paese”, ha detto il numero uno di Confindustria: “Per fare il presidente del sistema confindustriale ci vogliono testa, tasca e cuore. Testa, perché bisogna riflettere molto, tasca, perché bisogna essere autonomi dal punto di vista finanziario, e cuore perché ci va tanta passione”, aggiunge.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata