“Per noi il ragionamento è molto più ampio del salario minimo legale fissato per legge: abbiamo sempre detto che c’è un tema di salario dignitoso“. Lo ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, a margine degli stati generali del lavoro di FdI. “Fare un ragionamento su una equa retribuzione – ha sottolineato – significa anche tener conto che, nell’ambito della contrattazione collettiva, il valore della restituzione in termini orari di un importo è data da tutta una serie di fattori”.
“Siamo contro il salario minimo legale stabilito per legge non perché facciamo una questione di contrapposizione politica ma di coerenza dell’utilizzo degli strumenti: se riteniamo che la contrattazione collettiva sia da supportare e sia la strada attraverso cui si sviluppano relazioni industriali di qualità, non possiamo imporre per legge un numero che identifica quello che è un importo orario minimo di salario”. Lo ha detto la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone, parlando agli Stati generali del Lavoro promossi da Fratelli d’Italia. “Quello che dobbiamo fare – ha osservato – è sostenere i rinnovi contrattuali e contrastare il lavoro irregolare e l’utilizzo improprio degli strumenti”.
“Il termine degli emendamenti scade oggi alle 12, stiamo limando alcune parti. La proposta unitaria della maggioranza punterà sul rafforzamento ed estensione della contrattazione collettiva aiuti a coloro che andranno a rinnovare in modo serio i contratti”. Lo ha detto il presidente della commissione Lavoro della Camera Walter Rizzetto di Fratelli d’Italia a margine degli ‘Stati Generali del Lavoro – Un bilancio sul tema ‘lavoro’ ad un anno di Governo Meloni’, parlando dell’emendamento che la maggioranza si accinge a presentare alla proposta di legge delle opposizioni sul salario minimo.