L’assegno di inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale

Attraverso l’assegno di inclusione (Adi), il decreto Lavoro mette in protezione i nuclei familiari che abbiano al loro interno almeno una persona minorenne, con più di 60 anni, con disabilità o seguita dai servizi socio sanitari perché in condizione di grave svantaggio. Il sostegno economico istituito con il decreto approvato dal Consiglio dei ministri il 1° maggio 2023 e convertito nella legge n. 85/2023 è vincolato, ricorda il ministero del Lavoro, alla partecipazione attiva a percorsi di inclusione sociale e lavorativa costruiti ad hoc sui bisogni del nucleo familiare. Ai beneficiari potrà essere chiesto l’impegno a partecipare ad attività relative alla cura familiare, formative, di lavoro, di politica attiva o a progetti utili alla collettività. Il nuovo ammortizzatore sociale è erogato dal 1° gennaio 2024. Le domande possono essere presentate in autonomia sul sito www.inps.it o attraverso i patronati a partire dal 18 dicembre 2023 e tramite i Caf dall’8 gennaio 2024.

“Ci si dirige in questo modo – viene riferito – verso la creazione di una società basata sulla partecipazione attiva, cui vincolare ogni forma di sussidio e assistenza, da costruire nel tempo e con diversi strumenti assieme ai numerosi soggetti, in primis gli enti locali e gli operatori del terzo settore, impegnati in un disegno di riforma del welfare sostenuto anche in ambito europeo”. L’Assegno di inclusione è riconosciuto ai nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: con disabilità; minorenne; con almeno 60 anni di età; in condizione di svantaggio (grave disagio bio-psico-sociale) e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione.

L’assegno di inclusione è una misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa.

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