Le parole del segretario generale della Fabi a margine del Consiglio Nazionale "Nothing about us, without us, is for us...Contratto 2023"
“Abbiamo sempre pensato che le previsioni della Banca centrale europea spesso non sono state puntuali. Prova ne è che secondo le prime previsioni della Bce l’inflazione sarebbe dovuta stare oggi attorno al 3%-2,5% a obiettivo raggiunto e, invece, il risultato è ancora molto lontano. E’ chiaro che l’imprevedibilità di quello che sta accadendo “nel mondo” nel contesto geopolitico “produce incertezza a ogni livello, soprattutto economico. E’ chiaro anche quindi che la Bce sia preoccupata e debba intervenire. Ma è altrettanto chiaro che le singole economie sono diverse e i provvedimenti vanno tarati sullo stato di salute o di incertezza delle economie di ogni singolo Paese”. Lo ha detto il segretario generale della Fabi Lando Maria Sileoni, a LaPresse, a margine del Consiglio Nazionale “Nothing about us, without us, is for us … Contratto 2023”, agli East End Studios di Milano, commentando le valutazioni della Bce di oggi nell’ultimo bollettino economico. Per Sileoni in questo quadro “le banche hanno un ruolo fondamentale”. “Il settore – sottolinea Sileoni – è molto solido e ha già pagato e ha già scontato la pulizia dei bilanci vendendo le sofferenze bancarie (Npl) alle società di recupero crediti e il problema, anche se non è stato risolto socialmente, lo è stato tecnicamente”.
“Le aggregazioni stentano a ripartire – dice Sileoni – e ora probabilmente sino alle elezioni europee non si muoverà niente, ma se – come avvenuto sino ad adesso – non ci saranno passi falsi e ci sarà una gestione oculata da parte degli amministratori delegati delle banche, io credo che il settore bancario italiano non avrà di che preoccuparsi e che sarà in Europa quello che correrà meno rischi anche a causa di situazioni legate a guerre e ad altri fattori”. Il Consiglio Nazionale Fabi, in una quattro giorni dal 9 al 12 gennaio, ha affrontato molti temi, fra cui il nuovo contratto dei lavoratori bancari, la tutela delle donne, la situazione del sistema delle banche, i tassi d’interesse, il lavoro e il ruolo della rappresentanza, l’intelligenza artificiale nella società e nella finanza, la banca digitale, lo smart working. Il Consiglio Nazionale Fabi dal titolo “Nothing about us, without us, is for us: contratto 2023” agli East End Studios, ha una platea formata da più di 2.000 persone, con la partecipazione dei rappresentanti dell’Abi, dei vertici di Federcasse e dei responsabili delle relazioni industriali dei maggiori gruppi bancari del Paese, di personalità del mondo della politica e della cultura e dell’informazione, fra cui Nicola Porro e Giuseppe Cruciani. Nella terza giornata, quella dell’11 gennaio, spazio anche a un panel in cui Francesca Fagnani ha intervistato ‘a tutto tondo’ la “belva” Sileoni.
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