Bollettino economico della Banca centrale europea: "Sui tassi d'interessa resta un orientamento restrittivo"
“Nel corso di ottobre e novembre 2023 l’inflazione si è ridotta, scendendo a novembre al 2,4 per cento sul periodo corrispondente secondo la stima preliminare dell’Eurostat. La flessione è stata generalizzata. L’inflazione della componente energetica è ulteriormente diminuita e si è ridotta anche quella dei beni alimentari, pur rimanendo nel complesso relativamente elevata. È probabile che il dato relativo all’inflazione di dicembre 2023 risulti più alto per l’effetto base al rialzo connesso al costo dell’energia. Per il 2024 gli esperti dell’Eurosistema si attendono che l’inflazione scenda più lentamente per via di ulteriori effetti base al rialzo e del graduale ritiro delle misure di bilancio adottate per limitare le ripercussioni dello shock ai prezzi dei beni energetici”. Così riporta il Bollettino economico della Bce.
Bce: “Su tassi orientamento restrittivo, basato su prospettive inflazione”
Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati nel determinare livello e durata adeguati dell’orientamento restrittivo. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria.
Pil, Bce: “Effetti da passati incrementi tassi, crescita resta contenuta a breve”
I passati incrementi dei tassi di interesse continuano a trasmettersi con vigore all’economia. Le condizioni di finanziamento più restrittive – prosegue il Bollettino Bce – frenano la domanda, contribuendo a ridurre l’inflazione. Secondo gli esperti dell’Eurosistema la crescita economica resterebbe contenuta nel breve periodo. Oltre questo orizzonte, l’economia registrerebbe una ripresa per effetto dell’incremento dei redditi reali, allorché le famiglie beneficeranno del calo dell’inflazione e dell’aumento delle retribuzioni, e in conseguenza del miglioramento della domanda estera. Gli espertidell’Eurosistema, pertanto, segnalano un aumento della crescita da un valore medio dello 0,6 per cento nel 2023 allo 0,8 nel 2024 e all’1,5 sia nel 2025 sia nel 2026.
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