Emerge da uno studio di The European House - Ambrosetti in collaborazione con Edison Next
Lo Studio “Il ruolo delle soluzioni energetiche integrate per la competitività delle imprese italiane” di The European House – Ambrosetti in collaborazione con Edison Next – realizzato con il contributo e la partecipazione di importanti stakeholder del settore energetico e del mondo imprenditoriale, dimostra come la partnership con operatori energetici integrati, unita alla presenza di un piano di investimento di lungo periodo basato su un ampio mix di tecnologie, garantisca il superamento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 in Italia per industria e servizi. Lo studio, infatti, stima da qui al 2030 una riduzione delle emissioni pari a 28 milioni di tonnellate di CO2 (raggiungendo così un livello di 73 Mton di CO2 al 2030 rispetto ad un obiettivo pari a 75 Mton di CO2) e un beneficio economico di 5,5 miliardi di Euro. A metà gennaio si è tenuto, presso Villa Necchi Campiglio – dimora storica del FAI nel cuore di Milano, l’incontro conclusivo a porte chiuse di presentazione alle aziende dei risultati dello Studio.
Il ruolo dell’industria nell’ambito della transizione energetica del Paese
I partecipanti all’evento, circa 50 tra rappresentanti delle maggiori aziende del tessuto industriale italiano e del settore terziario e alcuni esponenti delle Associazioni delle Imprese, sono stati coinvolti in un dibattito sul ruolo dell’industria nell’ambito della transizione energetica del Paese. Si è discusso delle azioni che le aziende stanno mettendo in campo, degli ostacoli da superare e dei rischi da evitare per salvaguardare la competitività delle imprese e del Paese nell’ambito del loro percorso di decarbonizzazione.La mattinata è stata aperta da Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison e da Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda a cui sono seguite due tavole rotonde con Marco Fortis, Direttore e Vice Presidente Fondazione Edison, Antonio Gozzi, Presidente di Federacciai, Lorenzo Bottinelli, Presidente di Federchimica-Plastics Europe Italia, Giovanni Pasini, Consigliere Delegato Feralpi Holding, Federico Curioni, Consigliere Delegato Gruppo Concorde S.p.A. e Matteo De Tomasi, CEO & Commercial Director di Michelin Italiana. Ha concluso i lavori Giovanni Brianza, CEO Edison Next.
‘La transizione energetica è una sfida che si articola su tre dimensioni, quella ambientale, quella sociale e quella della competitività, tema centrale, emerso in modo chiaro anche durante il confronto con le aziende e strettamente legato al costo delle tecnologie – dichiara Giovanni Brianza, CEO Edison Next – La transizione energetica, infatti, è un percorso che unisce tecnologie già mature, con un ritorno dell’investimento nel breve periodo, come il fotovoltaico e l’efficienza energetica, a tecnologie più prospettiche come idrogeno, cattura della CO2 e nucleare, su cui bisogna investire per creare il futuro della transizione. Si tratta di un percorso complesso in cui il connubio tra aziende e settore energetico è diventato strategico e nell’ambito del quale è fondamentale fare sistema e lavorare insieme, soggetti privati e pubblici, per creare le condizioni per raggiungere l’obiettivo”.
Per accelerare il percorso di decarbonizzazione e contenere il cambiamento climatico e le conseguenze delle tensioni a livello geopolitico, l’Unione Europea ha rivisto al rialzo i propri target al 2030 per lo sviluppo di rinnovabili, efficienza energetica e contenimento delle emissioni, prevedendo un contributo significativo da parte delle imprese. In particolare, per l’industria manifatturiera e il terziario è prevista, al 2030, una riduzione dei gas a effetto serra, rispettivamente, del 61% e del 44% rispetto ai livelli registrati nel 2005.L’industria manifatturiera è un attore chiave della transizione, un quinto delle emissioni e dei consumi di energia finali italiani sono legati a questo settore che è oggi più che mai decisivo nel processo di decarbonizzazione, al terzo posto dopo il settore dei trasporti e l’ambito residenziale.
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