Quantificata una mancata circolazione di 376 treni per il trasporto merci su ferro, cui si aggiungono quelli destinati ai passeggeri

La mancata riapertura della ferrovia del Frejus, bloccata sul lato francese da agosto 2023 a causa di una frana, costa a Ferrovie dello Stato tra i 7 e gli 8 milioni di euro, di cui 4-5 milioni di perdite per il traffico merci e circa 3 per quello passeggeri. Da agosto a oggi l’azienda stima perdite per circa 40 milioni di euro. È quanto ha dichiarato ai giornalisti Carlo Palasciano, Chief International Officer di FS, a margine di un evento. Con la chiusura del Fréjus Mercitalia Logistics, che si occupa appunto del trasporto merci su ferro, ha quantificato una mancata circolazione di 376 treni al mese, cui si aggiugono quelli destinati ai passeggeri: sulla tratta infatti circolava il Frecciarossa Alta Velocità Milano-Parigi, che univa quattro volte al giorno le due città in 6 ore.

Continua invece l’impegno di Trenitalia France, che dal 10 dicembre ha portato da 3 a 5 i viaggi tra Parigi e Lione e nella stagione invernale, per venire incontro alle esigenze dei turisti, ha lanciato un collegamento giornaliero da Lione a Chambery il sabato e la domenica. La frana risale al 27 agosto scorso, nella valle della Maurienne, in località La Praz. Il ripristino è attalmente fissato per ottobre 2024.

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