I dati presentati al simposio economico ‘La Belle Classe Superyachts’, organizzato dallo Yacht Club de Monaco
Nel 2023 a livello mondiale sono stati consegnati oltre 200 superyacht per un valore totale stimato di oltre 5,9 miliardi di euro. L’88% di quelli oltre i 30 metri sono stati costruiti in Europa: “Una gran parte arriva dai grandi cantieri italiani Ferretti Group, Azimut Benetti Group e Sanlorenzo, che hanno dominato ancora una volta il mercato”, afferma Francesca Webster, direttrice di SuperYacht Times, che ha curato il report, durante la presentazione dei dati al simposio economico ‘La Belle Classe Superyachts’, organizzato dallo Yacht Club de Monaco. Il settore impiega più di 250mila persone e circa 40mila lavorano come membri di equipaggio sulla flotta globale di superyacht. Al centro dell’evento l’impatto economico dello yachting a livello mondiale con un focus sulla regione del sud della Francia e nel Principato. Proprio queste zone “sono i principali attori della nautica da diporto. Il simposio offre un’opportunità unica per riunire armatori e professionisti per un’analisi collettiva delle tendenze e delle problematiche attuali, esplorando al contempo nuove opportunità e sfide nel settore”, afferma il segretario generale dello Yacht Club de Monaco e presidente del cluster Yachting Monaco, Bernard d’Alessandri. Nello specifico, nel Mediterraneo occidentale, in un triangolo d’oro situato tra Italia, Spagna e Costa Azzurra, sono concentrati 2mila yacht oltre i 30 metri, su un totale di 5.500 esistenti al mondo.
Beneficiando di una posizione geografica privilegiata, con porti famosi ed eventi turistici di fama mondiale, il Sud della Francia attira ogni anno più della metà della flotta mondiale di yacht sopra i 30 metri, che è sestuplicata in 35 anni. Secondo uno studio realizzato dalla società Earthcase su iniziativa del comitato regionale del turismo, il settore della nautica da diporto ha un impatto economico significativo di 1,1 miliardi di euro, con 10.200 posti di lavoro. Più nel dettaglio, l’ecosistema tecnico contribuisce con 438 milioni di euro e crea 3.600 posti di lavoro, mentre la componente turistica genera 663 milioni di euro e dà lavoro a 6.600 persone. “Che sia nel Sud della Francia o a Monaco, era essenziale realizzare studi economici per ottenere dati stabili e affidabili per attuare una politica adeguata basata su fatti concreti. L’obiettivo è essere in grado di formulare raccomandazioni al settore nel rispetto dell’equilibrio economico-ambientale”, ha dichiarato François de Canson, Presidente del CRT (Comitato Regionale del Turismo), Presidente di ADN Tourisme, Vicepresidente della regione PACA (Provenza-Alpi-Costa Azzurra) responsabile dello sviluppo economico , attrattività, turismo e prevenzione dei grandi rischi.
Per quanto riguarda il Principato di Monaco, l’istituto monegasco di statistica Imsee ha realizzato per la prima volta uno studio approfondito sul settore che prende in considerazione solo le attività direttamente legate all’economia marittima e della nautica da diporto. Quest’ultimo è un settore fiorente con ricavi che nel 2022 hanno superato i 567,1 milioni di euro, ovvero il 3% delle entrate totali del Principato escluse le attività finanziarie e assicurative. Il settore della nautica da diporto conta 411 aziende, pari al 3,7% del totale delle imprese del Principato, e 1.429 posti di lavoro, pari al 2,4% della forza lavoro monegasca. Gli intermediari nautici sono il principale fornitore di posti di lavoro (431 pari al 30,1%). Le sole attività di progettazione specializzata rappresentano oltre 20 milioni di euro di fatturato per la nautica da diporto nel 2022.
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