Il segretario della Cisl: "Serve ritrovarsi allo stesso tavolo per un patto sull'automotive"
“Noi pensiamo sia sbagliato questo tiro alla fune tra il Governo e Stellantis. Non abbiamo bisogno di scontri, di polemiche. C’è invece la necessità di ritrovarsi allo stesso tavolo, Governo, Stellantis e sindacato per costruire le condizioni di un nuovo patto sull’automotive nel nostro Paese, che significa assicurare incentivi anche di natura pubblica per adeguare le infrastrutture nella svolta verso l’elettrico”. Lo ha dichiarato il segretario della Cisl, Luigi Sbarra, a margine di un incontro nella sede milanese del sindacato. “Questo significa anche pretendere ed esigere da Stellantis chiarezza rispetto al piano industriale, alla missione produttiva, agli impegni che deve assicurare sugli investimenti, a come arriviamo alla saturazione degli impianti, quali nuovi modelli porta nel nostro Paese e soprattutto quali impegni per salvaguardare e difendere l’occupazione”, ha proseguito Sbarra. “Noi siamo pronti nel sederci a un tavolo per trovare le giuste soluzioni finalizzate a rilanciare il settore dell’automotive nel nostro Paese, che significa aumentare la capacità produttiva. Non è accettabile che ogni anno aumentino le immatricolazioni nel nostro Paese, ma continuino a diminuire le produzioni. C’è qualcosa che non va. Ecco perché serve chiarezza e da parte nostra saremo in campo per pretendere tutto questo, dal Governo e da Stellantis”. Riguardo alla situazione degli operai impiegati negli stabilimenti del Gruppo automobilistico, Sbarra ha detto: “Gli operai rivendicano e sostengono che si aprano canali di dialogo e di confronto civile e democratico. È sbagliato quando la protesta arriva alle estreme conseguenze perché significa che è fallita l’opera di mediazione, di ascolto, di dialogo e di confronto tra le aziende e le organizzazioni sindacali. Ecco perché la via della Cisl è quella del confronto sui temi, sui contenuti e questo significa assumersi per intero il peso e la responsabilità delle scelte che ognuno si deve assumere”, ha concluso Sbarra.
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