Inaugurazione dell'anno giudiziario 2024 per i giudici contabili

Attenzione all’equilibrio dei conti pubblici e alla riduzione del debito, ancora di più importante nel contesto instabile in cui viviamo, turbato da crisi e conflitti i cui effetti possono riflettersi sul sistema economico e sociale. È l’appello della Corte dei Conti ripetuto più volte all’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024, insieme all’altrettanto ripetuto appello all’autonomia e all’indipendenza della magistratura che, come dice il presidente Guido Carlino, “costituiscono presidi indispensabili per assicurare la qualità del servizio reso al Paese e rappresentano una garanzia essenziale per i cittadini“, così come è “imprescindibile” il rispetto dell’etica pubblica “che impone di esercitare le delicate funzioni magistratuali con equilibrio, sobrietà, ragionevolezza e un radicato senso delle istituzioni”. E dunque “in tutte le funzioni consultive, come in quelle di controllo, la Corte deve, infatti, operare con imparzialità, indipendenza e terzietà, rimanendo preclusa, pur nel rispetto del principio di leale collaborazione, qualsivoglia attività di compartecipazione all’amministrazione attiva“.

La partita delle riforme

Un messaggio neanche tanto velato al governo, dopo l’affaire Degni di gennaio, ma non il solo. Perché nella sua relazione Carlino, parlando davanti al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, evidenzia che le riforme “più complesse” come quelle della PA e della contabilità pubblica andrebbero “condivise e affrontate con gradualità”. E ricorda: “dopo le riforme del 1994, l’ambito delle attribuzioni giurisdizionali e di controllo della Corte ha costituito oggetto di ulteriori e numerosi provvedimenti normativi, spesso avviati con decretazione d’urgenza che, sovrapponendosi all’originario tessuto legislativo, ne hanno indebolito l’iniziale organicità”. Non solo: “Il delineato sistema delle garanzie, unitamente alla perimetrazione normativa dell’elemento psicologico, sembrerebbe rendere non necessaria la ulteriore proroga del cosiddetto ‘scudo erariale’, introdotto in via eccezionale nel periodo pandemico per porre un rimedio alla “paura della firma”. Un appello non accolto dal governo che riformulando degli emendamenti al decreto Milleproroghe ha proposto la proroga dello scudo fino a fine anno.

Sul Pnrr “diverse segnalazioni di irregolarità”

Un ruolo cruciale, nel futuro del Paese, ce l’ha il Pnrr. “L’attuazione è entrata nel vivo e già si registrano diverse segnalazioni di irregolarità – sottolinea Carlino – in particolare, si tratta di indebita percezione ovvero non corretto utilizzo dei fondi da parte dei soggetti attuatori, irregolarità nella percezione dei contributi sub specie di opere non conformi al progetto o di assai significativi ritardi nella loro attuazione”. Mentre per quanto riguarda il reddito di Cittadinanza emergono “ancora criticità nella erogazione di contributi“, sottolinea il procuratore generale Pio Silvestri, che richiama l’attenzione sulla “crisi sistemica” della sanità pubblica “accentuata dalla ‘fuga’ del personale sanitario, non adeguatamente remunerato – cui si dovrebbe rispondere, a livello nazionale e regionale, con decisioni ed investimenti non più rinviabili, nei campi dell’organizzazione, delle strutture, della formazione e delle retribuzioni, capaci di ridare lustro ad una professione che, assieme a quella degli insegnanti, misura il senso civile di un Paese“.

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