Riviste anche le previsioni per l'Ue. Gentiloni: "Mercati si aspettano taglio tassi prima e più forte"

La Commissione europea lima al ribasso le stime di crescita per l’economia italiana. Il Pil, secondo le previsioni economiche d’inverno presentate giovedì, crescerà dello 0,6% nel 2023 (rispetto al +0,7% di novembre) e dello 0,7% (rispetto allo 0,9%) per il 2024. Resta invece invariata la previsione al +1,2% nel 2025

Rivista al ribasso anche crescita Ue

La Commissione ha rivisto al ribasso anche la crescita dell’economia dell’intera Unione Europea, che “è entrata nel 2024 su una base più debole del previsto“. La crescita è rivista allo 0,5% nel 2023 (dallo 0,6% delle previsioni di autunno) e allo 0,9% (dall’1,3%) nell’Ue e allo 0,8% (dall’1,2%) nell’area dell’euro nel 2024. Nel 2025, l’attività economica dovrebbe ancora espandersi dell’1,7% nell’Ue e dell’1,5% nell’area dell’euro.

Gentiloni: “Mercati si aspettano taglio tassi prima e più forte”

“La Bce ha mantenuto invariati i principali tassi di politica monetaria dall’autunno e ha respinto le speculazioni su un imminente taglio dei tassi. Tuttavia, grazie al rapido calo dell’inflazione, i mercati si aspettano che la BCE inizi a tagliare i tassi prima e con più forza di quanto previsto lo scorso autunno”, ha affermato il commissario Ue all’Economia, Paolo Gentiloni, nella conferenza stampa di presentazione delle previsioni. “Di conseguenza, le condizioni finanziarie sono ora un po’ più allentate rispetto all’autunno – ha aggiunto -. I tassi di interesse sono diminuiti su tutte le scadenze, sia per i titoli sovrani che per quelli societari. Anche gli spread si sono ridotti, determinando un ampio allentamento delle condizioni finanziarie per tutti i segmenti di finanziamento del mercato. Per contro, i tassi di interesse sui prestiti bancari non sono cambiati molto e i volumi dei prestiti sono quasi fermi. Tuttavia, sembra avvicinarsi un’inversione di tendenza nel ciclo del credito bancario”.

Gentiloni: “Decidere come finanziare obiettivi recovery dopo 2026”

Gentiloni nella sua conferenza stampa ha parlato anche del tema del Pnrr. “Gli obiettivi comuni e gli approcci comuni rimangono. Ciò significa che non penso che finiremo alla fine del 2026. Ovviamente, non sto proponendo di rendere permanente il Next Generation Eu ma dobbiamo discutere – e probabilmente la prossima Commissione in particolare – di cosa sarà dopo“, ha affermato. 

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