Oltre 3mila le vittime di caporalato, dato in crescita del 205%
Nel 2023 le violazioni in materia di salute e sicurezza accertate sono state 36.680, in crescita del 44% sul 2022. Sono i numeri aggiornati, visionati da LaPresse, presentati oggi dalla commissione centrale dell’attività di vigilanza di Ispettorato nazionale del lavoro. Nell’ambito della vigilanza sul lavoro sono state effettuate 92.658 ispezioni, di cui 43.539 sono risultate irregolari, con un tasso pari al 70%.
Complessivamente, nel corso dell’ultimo anno gli accessi ispettivi del personale dell’Inl, dell’Inps e dell’Inail sono stati in totale 111.281, con un aumento dell’11% sul 2022; allo stesso tempo sono cresciuti anche gli illeciti, salendo del 2% sull’anno e arrivando a toccare 59.445 aziende, con un tasso di irregolarità complessivo del 74%.
In 2023 oltre 3mila vittime caporalato, +205% su 2022
In un anno i lavoratori vittima di caporalato e sfruttamento sono quasi raddoppiati: se infatti nel 2022 se ne contavano 1051, nel 2023 la cifra arriva a 3.208 lavoratori, con un aumento del 205% sull’anno. Sono i numeri aggiornati, visionati da LaPresse, presentati oggi dalla commissione centrale dell’attività di vigilanza dell’Ispettorato nazionale del Lavoro. In aumento anche i lavoratori in nero, che nell’ultimo anno sono diventati 16.744, con un incremento del 12% rispetto all’anno precedente. In calo invece i casi di somministrazione illecita passati dai 13.082 del 2022 agli attuali 11.448
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