Montezemolo: "Ci si candida per servire l'industria non per servirsene"

Antonio Gozzi ha presentato un ricorso ai probiviri di Confindustria per chiedere la riammissione al voto, dopo l’esclusione deliberata dal Consiglio dei saggi. A quanto si apprende, secondo il numero uno di Federacciai una “realtà matematica” dimostrerebbe il superamento della soglia di consenso del 25%, con cui è automatica l’ammissione al voto del 4 aprile. I probiviri avrebbero sottolineato che ogni valutazione su questo argomento è di esclusiva competenza della commissione dei saggi.

Montezemolo: “Ci si candida per servire l’industria non per servirsene”

“Ho sempre pensato che in Confindustria debbano candidarsi imprenditori per servire il mondo dell’industria con spirito di servizio, e non per servirsene”. Così il ex presidente di viale dell’Astronomia, Luca Cordero di Montezemolo. “Assisto invece con dispiacere a quanto avvenlapruto negli ultimi giorni, con comportamenti e iniziative fuori dalle regole statutarie, mai accadute prima in tutta la storia della confederazione – rimarca – Ho visto tentativi di delegittimare i saggi che hanno invece fatto un ottimo lavoro, sempre a contatto con i provibiri e mai condizionati da pressioni esterne e articoli di stampa, ascoltando il sistema da Nord a Sud. Mi auguro che chiunque sarà il prossimo presidente si impegni con una squadra di veri imprenditori, che sappia unire e non dividere, così come purtroppo si è cercato di fare in questi giorni, di recuperare credibilità e prestigio, anche attraverso l’assoluta necessità di rivedere lo Statuto, lasciando da parte chi cerca solo poltrone e strapuntini. Se questo avverrà, sono certo che avrà al suo fianco le forze più sane dell’intero mondo imprenditoriale italiano”.

I saggi: “A presidente designato consegneremo sollecitazioni raccolte”

“Consegneremo al Presidente designato una riflessione articolata dei molteplici spunti e delle puntuali sollecitazioni che abbiamo raccolto, con l’auspicio che possano diventare un punto di riferimento dell’azione della nuova squadra di vertice”. E’ quanto si legge nella relazione della commissione dei saggi di Confindustria, che LaPresse ha visionato. “Tra il 23 febbraio e l’11 marzo, la Commissione ha effettuato sette giornate di consultazioni, le cui date di svolgimento erano state annunciate con largo anticipo, che hanno coperto tutta la geografia del Paese per un totale di 152 audizioni. Abbiamo incontrato 135 componenti del Consiglio Generale, direttamente o per delega rilasciata, pari al 73% dei 185 componenti dell’organo aventi diritto al voto. Attraverso i Presidenti delle Associazioni territoriali e di categoria, o loro delegati, ha espresso le proprie indicazioni, un totale di 689 voti assembleari, pari all’81,3% dei voti complessivamente assegnati” si legge ancora nella bozza. “I livelli di consenso raggiunti dai due nominativi prescelti” cioè Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini “ancorché differenti tra loro, esprimono un sostegno oggettivamente rappresentativo, sia con riferimento ai componenti del Consiglio Generale, sia per quanto riguarda i voti assembleari e sono superiori, per entrambi i candidati, alla soglia del 20% necessaria per l’ammissione di diritto al voto del Consiglio Generale”.

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