Stellantis ha siglato un accordo con i sindacati metalmeccanici torinesi per l’uscita volontaria incentivata di 1.520 lavoratori occupati in 21 società del gruppo presenti sul territorio, su un bacino di circa 12mila addetti complessivi. Lo comunica la Uilm Torino. Si tratta di 733 uscite incentivate nelle strutture centrali (impiegati e quadri) e 300 uscite alle Carrozzerie di Mirafiori.
“I numeri richiesti dall’azienda a Torino sono alti e questo ci deve far riflettere sul fatto che la situazione è sempre più drammatica. È urgente accelerare il confronto con Stellantis e istituzioni per creare un vero progetto di rilancio per Mirafiori”, commenta Luigi Paone, segretario generale Uuilm Torino.
Nel dettaglio, stando a quanto riferito dai sindacati, le uscite da Stellantis sono così suddivise: enti centrali (impiegati) 733; presse 40; costruzione stampi 15; shop Grugliasco 7; carrozzerie 300; Pcma 45; Fca Security 20; costruzione sperimentali 30; centro ricerche Fiat 40; Fca item 13, Stellantis&you 15; I-Fast 8; Sisport 5; Fca partecipazioni 10; Fca services 72, Fiat Chrysler Finance 7; Mopar 22 e Balocco Pista 10.
“Gli accordi in corso di realizzazione con le organizzazioni sindacali a Torino e in altre realtà locali italiane rientrano nel percorso definito nell’accordo quadro siglato venerdì scorso con le Organizzazioni sindacali nazionali firmatarie del Contratto collettivo specifico di lavoro (Ccsl), che definisce le modalità di individuazione e i trattamenti economici previsti per i lavoratori interessati alla risoluzione del proprio rapporto di lavoro perché prossimi alla maturazione dei requisiti per usufruire di un trattamento pensionistico o che intendono intraprendere nuovi percorsi professionali. Gli accordi rientrano nell’ambito delle iniziative attuate da Stellantis per affrontare gli effetti del processo di transizione energetica e tecnologica in corso e che sta interessando il settore automotive in tutti i suoi aspetti (Oem e fornitori in tutta Europa), compresi quelli occupazionali, ed è la prosecuzione naturale di precedenti accordi già siglati dall’azienda negli scorsi anni. Gli obiettivi delle intese, che si basano esclusivamente sull’adesione dei lavoratori interessati, è quello di adeguare i livelli occupazionali ai cambiamenti dei processi aziendali proponendo ai lavoratori soluzioni condivise”. Lo riferisce un portavoce di Stellantis dopo la comunicazione da parte dei sindacati della firma di un accordo su 1.520 uscite incentivate nel torinese.
Stellantis “ribadisce ancora una volta la centralità dell’Italia nell’ambito delle sue attività globali e la dimostrazione sono gli investimenti per diversi miliardi di euro che sono stati fatti recentemente nelle attività italiane per nuovi prodotti e siti produttivi, tra cui la Gigafactory di Termoli e le piattaforme STLA Medium e STLA Large rispettivamente a Melfi e Cassino. A Torino, in particolare, con circa 240 milioni di investimento esclusi quelli per il manufacturing, da evidenziare il Battery Technology Center, lo stabilimento per la produzione del cambio elettrificato eDCT, il grEEn Campus e l’Hub di Economia Circolare SustainERA nell’ambito del piano Mirafiori Automotive Park 2030”. Lo riferisce un portavoce di Stellantis Italia dopo la comunicazione da parte dei sindacati della firma di un accordo su 1.520 uscite incentivate nel torinese. “L’automotive mondiale – viene sottolineato – sta cambiando velocemente e l’Italia ha un ruolo cruciale da svolgere attraverso questa trasformazione epocale. La transizione energetica ci ha portato a ragionare in un modo diverso rispetto al passato se volevamo continuare ad essere competitivi e questo ci ha portato oggi a dover utilizzare al meglio la capacità sia in termini di assets che di risorse minimizzando gli impatti legati alla trasformazione e garantendone un futuro solido”.