Il costo medio del gasolio è invece a quota 1,907 euro. Tabarelli (Nomisma): "Strano che con due guerre prezzi fossero così bassi"

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aggiornato sul proprio portale la media dei prezzi dei carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione operanti lungo la rete autostradale. La media per quanto riguarda la benzina, in modalità self, è in crescita di 1,987 euro al litro, mentre il prezzo medio del gasolio (sempre in modalità self) è di 1,907 euro al litro. Il prezzo medio del Gpl è di 0,85 euro al litro, invariato rispetto a ieri, mentre quello del metano è pari a 1,471 euro al litro, in flessione di due centesimi di euro.

Tabarelli (Nomisma): “Strano che prezzi fossero così bassi con tre guerre”

“Non dovremmo avere grossi problemi prossimamente. I rialzi sono dovuti semplicemente alle tensioni politiche. C’è da dire che è strano che fossero così bassi prima i prezzi. Il petrolio è ritornato a 90 dollari, era sceso a 72 ma abbiamo tre guerre in corso: Ucraina, Gaza e Mar Rosso, tutte importanti sul petrolio”. Così ha commentato gli ultimi aumenti nei prezzi dei carburanti Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, a LaPresse. Ha anche sottolineato che “nonostante ciò era sceso e adesso torna un po’ più alla normalità dopo una debolezza precedente. Quando è scoppiata la guerra in Ucraina a febbraio 2022, a marzo abbiamo avuto prezzi a 120 dollari. Adesso siamo sì in aumento, ma il prezzo medio della benzina è di 1,9 euro al litro ed è stato di 1,75. Se uno vuole farsi servire in autostrada anche di notte certo la paga 2,5 euro al litro“. Per Tabarelli “le associazioni eccedono sempre, si ricordano sempre degli aumenti e mai dei cali. Nessuno a Pasqua e a Natale ha parlato del fatto che i prezzi erano ai minimi. È una questione di comunicazione e di psicologia dei consumatori. Il consumatore è più sensibile agli aumenti“.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata